Il grido angosciante partito dall’Abruzzo ha fatto il giro del mondo ed e’ arrivato anche qui a New York, citta’ che accoglie milioni di italo-americani. Tramite la CNN e i vari TG di RAI International, siamo stati anche noi testimoni, di tante tragedie che hanno colpito notevolmente gente di ogni eta’. Nessun essere umano puo’ rimanere indifferente a queste storie che ci sono state raccontate dalle immagini che la TV ci ha fatto vedere. “Non ci lasciate da soli“ la frase che spesso e’ stata detta e ripetuta dalla gente terremotata, e’ stata recepita alla lettera dagli italo-americani che in un batter d’occhio si son messi da fare per raccogliere fondi. Sono tante le iniziative a favore dell’Abruzzo di associazioni, club, societa’ di origini italiane che hanno la presenza su tutto il territorio americano. Qui a New York l’Associazione Culturale Italiana in collaborazione con i Com.It.Es di NY e Conn. il 10 Maggio 2009 presentera’ un concerto di beneficenza “UNA CANZONE PER L’ABRUZZO“ con la partecipazione dall’Italia di Fiordaliso e Marisa Laurito. I cantanti si esibiranno gratuitamente. Presto l’Associazione comunichera’ il progetto collegato a questa campagna di solidarieta’.
L’Order Sons of Italy ha gia’ avviato una raccolta di fondi attraverso le Lodge sparse su tutto il territorio statunitense, come ha spiegato il responsabile dell’iniziativa John Fratta che invita “gli americani e gli italo-americani a dimostrare la propria generosita’ mettendo mano al portafogli per cercare di aiutare la popolazione abruzzese. Nessuna donazione - ha precisato - e’ troppo modesta, inviate quello che potete”.
Continua il fund raising promosso dall’Italian American Museum di New York. “Gli assegni - ha spiegato la vicepresidente Maria Fosco - possono essere spediti o lasciati direttamente al museo, che si trova al 155 di Mulberry St., intestati a “I.A.M. Earthquake Relief Fund 2009. Attiva anche l’Italian Academy Foudation, la Niaf (National Italian American Foudation) e la Italian Hospital Society. Queste alcune delle tante associazioni che si son messe in moto a raccogliere fondi per aiutare e ridare un briciolo di quotidiana normalita’ a quelle decine di migliaia di abruzzesi, i quali insistono nel ripetere che “Non ci muoveremo da qui finche’ non avranno costruito anche l’ultima casa“.
Sal Palmeri
martedì 21 aprile 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento