Dalla Favorita a piazza Marina, sono diecimila i cani randagi a Palermo. Alcuni di loro sono pericolosi, come testimoniano i racconti di chi è scampato ai morsi ma anche di chi opera nei principali ospedali palermitani. Un progetto da 270 mila euro che mira a sterilizzare duemila dei diecimila cani randagi della città nel giro di un anno e che ha coinvolto anche le associazioni animaliste
Alla Favorita nei pressi della colonia comunale, a Villa Niscemi, a piazza Marina, in via Cosenza, e nella zona del Cep, ma anche tra i viali degli ospedali e dei plessi universitari. Si muovono in branco e attaccano a sorpresa. Sono diecimila i cani randagi a Palermo e alcuni di loro sono pericolosi. Lo testimoniano i racconti di chi è scampato ai morsi ma anche di chi opera nei principali ospedali palermitani. «Negli ultimi mesi abbiamo medicato bambini morsicati alle gambe e alle mani - racconta Saverio Richiusa, infermiere del pronto soccorso dell´Ospedale dei bambini - noi forniamo il primo soccorso, ma poi li mandiamo al dipartimento di prevenzione veterinaria in via Onorato». «Su un milione di abitanti della provincia - spiega Paolo Giambruno, direttore del dipartimento - c´è sempre qualche caso che richiede il vaccino se non viene ritrovato il cane. Casi fortunatamente in diminuzione». Ora, però, la morte del piccolo Giuseppe, dilaniato a Scicli da un branco, riaccende i riflettori sui pericoli che si nascondono nei viali della Favorita e in città. I luoghi sono i più impensabili: venerdì, per esempio, un fotografo di un´agenzia di stampa è stato aggredito dai randagi che stazionano nel giardino del commissariato San Lorenzo: «Mi hanno strappato i pantaloni - racconta - ma sono riuscito a scappare». Alla Favorita attaccano senza preavviso, diffondendo il panico in passanti e podisti. Uno di loro, Giuseppe La Barbera, 52 anni, è stato attaccato da un meticcio nero mentre correva: «Sono riuscito a scappare. Ma quel cane è ancora libero».A Villa Sofia, il presidio più vicino alla Favorita, c´è qualcuno che si fa medicare perché è stato appena morsicato: «Ne ho visti parecchi - racconta Giuseppe Ducato, medico del pronto soccorso - anche negli ultimi mesi». La paura è diffusa in tutta la città. «L´ultima volta che sono stata in centro - racconta la lettrice Sabra sul sito di Repubblica Palermo - sotto i portici ed all´inizio di corso Vittorio e Via Maqueda c´erano vari gruppi di cani». «A Piazza Marina - le fa eco Verona101 - ci sono molti randagi e potrebbero essere pericolosi». Nittocarrazzo, sempre sul sito, segnala: «In via Cosenz e nella piazza del Cep ci sono diversi randagi, e uno è aggressivo». «Frequento ingegneria - racconta Marco, studente - l´altro giorno durante una lezione sono entrati in dipartimento alcuni cani. Circolano indisturbati lungo viale delle Scienze». E si può imbattere in qualche randagio aggressivo anche in via Nuova e via Ugo La Malfa.
Una settimana fa Ausl 6 e Comune hanno siglato un protocollo per contrastare il randagismo. Un progetto da 270 mila euro che mira a sterilizzare duemila dei diecimila cani randagi della città nel giro di un anno e che ha coinvolto anche le associazioni animaliste. «Lo scorso anno sono sterilizzati 800 cani - spiega il direttore generale dell´Ausl, Salvatore Iacolino - l´Ausl è la prima in Sicilia per l´uso di microchip, applicati già ad 80 mila cani tra città e provincia». «Prevediamo di sterilizzare nei prossimi cinque anni tutta la popolazione randagia - assicura l´assessore comunale alla Sanità Aristide Tamajo - e di modernizzare il canile, che presto sarà anche dotato di una seconda sala operatoria».
(La Repubblica, 17 marzo 2009)
martedì 17 marzo 2009
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