lunedì 1 settembre 2008

Morti sul lavoro, strage infinita: tre vittime a Catania e Lodi

In Sicilia un treno ha travolto due operai vicino alla stazione di Motta Sant'Anastasia. Le Ferrovie: non indossavano cuffie antirumore né gli indumenti ad alta visibilità. Ferrero: "Questi drammi sono una vergogna nazionale"
CATANIA - Si allunga l'elenco dei morti sul lavoro. Una lista che non fa distinzioni tra nord e sud. Le ultime vittime, in ordine di tempo, sono due operai a Catania ed un altro nel Lodigiano. Giuseppe Virgillito, 35 anni, si sarebbe sposato a breve, mentre il suo collega, Fortunato Calabrese, 58 anni, era a soli sei mesi dalla pensione. I due operai delle Ferrovie sono stati travolti nella tarda mattinata dal treno regionale 382 Palermo-Catania, nei pressi della stazione di Motta Sant'Anastasia, nel catanese. Giuseppe e Fortunato, entrambi iscritti alla Cisl di Catania, facevano parte di una squadra di 5 tecnici che stava lavorando a linea aperta. I due stavano utilizzando un martello pneumatico. Il treno, partito da Palermo con destinazione Catania, non doveva fermarsi in quella stazione, ma soltanto rallentare. E sembra che l'abbia fatto. Ma il macchinista avrebbe visto soltanto all'ultimo momento i due operai sui binari: avrebbe avviato il fischio di segnalazione più volte e frenato bruscamente. Ma inutilmente. L'impatto è stato inevitabile, e i due operai sono morti sul colpo. Sul posto si sono recati agenti della polizia ferroviaria del capoluogo etneo e carabinieri della compagnia di Paternò per le indagini. La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo plurimo: "Il nostro primo obiettivo - ha spiegato il procuratore aggiunto Vincenzo Serpotta - sarà ricostruire la dinamica dell'accaduto e accertare eventuali responsabilità nel caso in cui la tragedia poteva essere evitata". Un'inchiesta interna è stata avviata anche da Rfi e da Ferrovie dello Stato, che in base ai primi accertamenti sostiene che le due vittime non indossavano cuffie antirumore né gli indumenti ad alta visibilità in dotazione a tutto il personale operativo e di cui è previsto l'uso in caso di lavori sui binari, in prossimità e lungo le linee ferroviarie. Accertamenti sono stati disposti anche dal ministro ai Trasporti, Altero Matteoli, auspicando che "in tempi rapidi si arrivi ad accertare modalità dell'incidente, alle cause che lo hanno determinato, individuando eventuali responsabilità". Per la Cgil "l'incidente è frutto dei tagli continui sulla sicurezza" e la "tragedia poteva essere evitata se non fosse mancata la figura di norma preposta al controllo dei transiti di treni durante le manutenzioni".
01/09/2008

Le reazioni: durissimi Prc e Pdci
ROMA - "La morte dei due lavoratori delle Fs avvenuta oggi nei pressi della stazione di Motta Sant'Anastasia, tra Catania e Palermo, è una vera vergogna nazionale": Lo afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc. "Al magistrato che indagherà su come si sono svolti i fatti - prosegue - consigliamo di rivedere un vecchio film del regista inglese Ken Loach, 'Paul, Mick e gli altri', che racconta di quante morti, tragedie, disperazione,drammi umani e sociali, hanno causato l'esternalizzazione delle Ferrovie e le privatizzazioni selvagge, in Gran Bretagna come in Italia. È una vera vergogna inoltre che le stesse Fs che licenziano il ferroviere Dante De Angelis, la cui unica colpa è stata quella di denunciare gli incidenti e i rischi dei tagli e dell'alta velocità nel sistema ferroviario italiano, non sappiano fare altro che risparmiare sui costi, esternalizzando servizi essenziali e mettendo a rischio la vita dei loro stessi dipendenti"."Il ripetersi di questi drammatici eventi risulta davvero inaccettabile": è quanto scrive il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al prefetto di Catania, dopo aver appreso - "con immenso dolore" - la notizia della tragica morte degli operai Giuseppe Virgillito e Fortunato Calabrese. "Intendo ribadire ancora una volta - aggiunge il Presidente Schifani - che le istituzioni e tutte le forze sociali del paese hanno il dovere morale, ancor prima che civile, di continuare ad agire con determinazione ed energia per vincere una volta per tutte la piaga delle morti sul lavoro"."Quello che è accaduto a Catania dimostra che le morti bianche non sono un problema statistico, non una fatalità ma una strage quotidiana". Lo afferma il parlamentare dell'Italia dei valori Giuseppe Giulietti. "Si continua a morire nei cantieri, nelle fabbriche. Da Roncadelle, a Brescia e oggi di nuovo a Catania - aggiunge l'esponente dell'Idv - e con la ripresa dell'attività è ripresa la cronaca degli infortuni mortali. Nessuno pensi di cavarsela modificando le statistiche nè tanto meno con facili battute. Sono anche queste le ragioni - osserva Giulietti - per cui Articolo21 promuove la carovana per il lavoro sicuro che toccherà le principali città che sono state teatro di incidenti sul lavoro e che partirà da Venezia venerdì prossimo alle 11, all'interno della 65a Biennale del Cinema che proprio al tema delle morti bianche ha voluto dedicare una proiezione speciale in collaborazione con Articolo21"."Colpevole" della morte dei due operati delle Fs "è il padrone del vapore, cioè l'a.d. delle Ferrovie, che portando avanti una politica del massimo risparmio taglia in primo luogo sulla sicurezza: manutenzione, controlli, squadre di lavoro ridotte": così Dino Tibaldi responsabile lavoro del Pdci. "Due morti evitabili - sottolinea - infatti era sufficiente che la squadra fosse composta, oltre che dai due operai che indossavano le cuffie antirumore, da altri due che presiedessero ai lavori, così come previsto dalla normativa vigente. Non si tratta di un incidente, di una tragica fatalità ma la morte di Giuseppe Virgillito e Fortunato Calabrese ha un colpevole". "La dirigenza delle Fs - conclude - dovrebbe affrontare questi problemi invece di accanirsi nel perseguitare e licenziare lavoratori ed Rls"."Due operai sono morti travolti da un treno a Motta Sant'Anastasia. La Uil ammaina le proprie bandiere in segno di lutto e, intanto, denuncia un nuovo, gravissimo incidente sul lavoro in provincia di Catania". Lo afferma Angelo Mattone, segretario provinciale del sindacato. Il sindacalista chiede "il rigoroso accertamento delle cause di un episodio tanto tragico quanto inspiegabile che avrebbe potuto avere ben altre dimensioni se fosse stata presente al completo la squadra dell'Armamento ferroviario solitamente composta da quattro operai". "Alle Ferrovie dello Stato, oltre che alle istituzioni pubbliche - conclude Mattone - chiediamo subito iniziative a favore delle famiglie dei due operai, la cui morte allunga la inquietante lista dei caduti catanesi sul lavoro"."Esprimo le mie condoglianze personali e quelle del governo regionale alle famiglie di Giuseppe Virgilito e Fortunato Calabrese e invito tutte le forze politiche e le istituzioni a un intervento deciso, determinato e definitivo per mettere la parole fine a questa carneficina. Siamo di fronte a una vera emergenza", ha detto il vicepresidente della Regione Siciliana, Titti Bufardeci. "Siamo sconvolti per quanto accaduto - ha concluso Bufardeci - ed è impossibile restare in silenzio di fronte a quello che accade. Servono misure drastiche. Sono certo che il governo regionale si farà portatore di questa battaglia civile per la sicurezza sul lavoro".
01/09/2008

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