Lillo Miceli
Palermo. Un disegno di legge che non lasci spazio alla libera interpretazione delle norme. Rigorose e precise per creare un sistema omogeneo nella gestione nel ciclo dei rifiuti su tutto il territorio isolano. Sono queste le linee guida del provvedimento che i tecnici dell'assessorato all'Energia stanno mettendo a punto, in stretta osservanza del documento che la commissione dei saggi, presieduta all'ex prefetto di Catania, Anna Maria Cancelliere, ha consegnato al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, lo scorso mese di dicembre. Allo stesso documento si ispirerà il disegno di legge che sarà depositato all'Ars dal gruppo parlamentare del Pd. Un disegno di legge che dovrebbe essere in sintonia con quello del governo, considerato che il Partito democratico ha deciso di sostenere il «Lombardo ter» sulle riforme.
Punti salienti del disegno di legge ancora in gestazione (mancano gli ultimi dettagli), la riduzione a 9 gli attuali 27 Ato rifiuti che saranno trasformati in Consorzi fra comuni ricadenti nello stesso ambito provinciale. Ma per Palermo, Catania e Messina potrebbero essere previsti singoli ambiti. La responsabilità della gestione e dell'efficacia del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tornerà ai sindaci, che avranno precise responsabilità. A cominciare dall'incremento della raccolta differenziata che entro il 2012 dovrebbe raggiungere il 50% (attualmente è al 6%), con l'intento di avvicinarsi successivamente al tetto del 65% previsto dalla normativa europea. Non ci saranno più le società per azioni che governano gli Ato rifiuti, dunque, ma Consorzi. Organi di ogni consorzio saranno: l'assemblea dei sindaci; il presidente del consorzio (eletto dai sindaci); il presidente dell'assemblea dei sindaci che sarà il presidente della Provincia. Funzioni che saranno a titolo gratuito. E non ci saranno scappatoie, tipo consulenze o altro. Per esempio, la Provincia per eventuali indagini ambientali potrà rivolgersi soltanto all'Arpa.
Sanzioni severissime, fino alla decadenza, inoltre, sono previste per i sindaci e i consigli comunali che non adegueranno allo standard la Tia e la Tarsu e che comunque non metteranno in bilancio le somme necessarie per pagare i servizi resi dagli Ato. Spese che non potranno essere stimate approssimativamente. Il disegno di legge che l'assessore all'Energia, Pier Carmelo Russo, sottoporrà all'esame della giunta nei prossimi giorni, non conterrà indicazioni specifiche sulla possibilità di realizzare impianti per la termovalorizzazione dei rifiuti. Di questo se ne occuperà il Piano regionale dei rifiuti. E', comunque, chiuso il capitolo che prevedeva la costruzione in Sicilia di quattro termovalorizzatori. Nel corso della recente audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia, l'assessore Russo ha escluso l'ipotesi di rimborsare alle imprese che si erano aggiudicate gli appalti (Falck e Waste Italia), le spese sostenute per i lavori già effettuati. Indennizzo che era stato valutato intorno ai 320 milioni di euro. Si punta molto, invece, sulla raccolta differenziata. Saranno previsti incentivi o penalizzazioni per i comuni che raggiungeranno le percentuali previste (40% nel 2010; 45% nel 2001; 50% nel 2012), con la tecnica del «porta a porta». Per sensibilizzare i cittadini, saranno effettuate campagna di comunicazione mirate, a cominciare dalle scuole. Nella legislazione siciliana, poi, sarà introdotta una novità assoluta: «il bilancio dei rifiuti». Uno strumento che sarà fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni alle attività commerciali. Inoltre, le mense di enti pubblici e private dovranno utilizzare stoviglie realizzate con materiale riciclato. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo la produzione di rifiuti da smaltire in discarica. Probabilmente, una parte di rifiuti dovrà pur essere bruciata, ma, dopo essere stati trasformati in Cdr, potrebbero essere utilizzati come combustibile per alimentare raffinerie e centrali elettriche. E' una delle ipotesi del comitato dei saggi.
Alcuni articoli del ddl, si occuperanno specificatamente del ritiro e lo smaltimento dei rifiuti speciali.
La Sicilia, 7.2.2010
domenica 7 febbraio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento