di Cosmo Di Carlo
Giuliana - Aveva reso la vita impossibile alla moglie ed ai figli, con angherie di ogni genere, per questo è stato arrestato dai carabinieri un cinquantasettenne, pregiudicato di Giuliana (PA), Giuseppe Guella; per lui l’accusa è pesante “atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale”, reato più noto come ”stalking”. L’arresto, è stato ordinato dal G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica, ed è giunto a conclusione di una lunga indagine dei Carabinieri della Stazione di Giuliana e del Nucleo Operativo e Radio mobile della Compagnia di Corleone che da un anno seguivano le mosse del pregiudicato. I carabinieri ieri sera hanno atteso Guella al settore arrivi dell’aeroporto Falcone e Borsellino e qui lo hanno ammanettato, appena sceso da un volo proveniente da Londra. Finiva così l’incubo della moglie e dei figli che avevano trovato il coraggio, 12 mesi fa, di raccontare al maresciallo Giuseppe Bono, comandante la stazione carabinieri di Giuliana, le violenze subite. “Aiutatemi – aveva detto tra le lacrime al sott’ufficiale dell’arma – mio marito ha reso un inferno la vita mia e quella dei miei figli”. La donna riferì di anni di sopraffazioni e violenze, pedinamenti, insulti, minacce, telefonate notturne e provocazioni. Giuseppe Guella veniva descritto come soggetto dall’indole violenta che non esitava a passare alle vie di fatto anche per piccoli dissensi. Scattarono le indagini. I carabinieri acquisivano anche i filmati delle telecamere interne del supermercato che avevano documentato numerosi episodi di violenza. Le molestie non si fermarono neanche quando la moglie ed i figli decisero di andare a vivere in un’altra abitazione. L’uomo pedinava i familiari e non perdeva occasione di ingiuriarli e offenderli ovunque, anche in pubblico. Secondo le risultanze delle indagini, obbiettivo primario di Giuseppe Guella, era quello di rientrare in possesso di un piccolo supermercato che i suoi familiari gestiscono in Giuliana. E, per costringerli a cedere l’attività commerciale, talvolta si soffermava all’ingresso del negozio e cercando di dissuadere i clienti dal farvi la spesa, nell’intento di far calare gli incassi e costringerli a cedergli l’attività. Le indagini inoltre hanno permesso di rinvenire anche una pistola calibro 9 di marca “Tanfoglio” e 49 proiettili detenuti illegalmente e trovati in perfetto stato di conservazione. L’arma e le munizioni sono state sequestrate. La pistola verrà sottoposta all’esame balistico presso il RIS dei Carabinieri di Messina per verificare se sia stata utilizzata per compiere qualche reato. Guella è stato ristretto preso il carcere “Cavallacci” di Termini Imerese a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (*Co.Di*)
FOTO. I carabinieri con l'arma sequestrata.
giovedì 23 luglio 2009
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