Ad aprire i lavori è stato il coordinatore provinciale Leonardo Passarello. “Il Coinres in meno di tre anni – ha detto Passarello- ha triplicato i costi della gestione dei rifiuti, infatti i 22 Comuni prima della gestione del consorzio sopportavano un costo di 15.798.000 euro, per l’anno 2009 si è passati invece ad un costo pari a 40.000.000 di euro che sarò pagato dai cittadini e che si aggiunge al costo ambientale e sanitario. Non solo, il Coinres ha cumulato in soli tre anni debiti per oltre 22.667.000. Questi numeri parlano chiaro e dimostrano che è stata creata una struttura consortile elefantiaca, inefficiente e clientelare, che deve essere sciolta per la tutela dei cittadini e dei 22 Comuni del comprensorio dell’Ato Pa 4 e di tutti i lavoratori”.
“Il Coinres – ha detto il capogruppo all’Ars Antonello Cracolici- deve essere sciolto perché ha fallito tutti suoi obiettivi. Si assiste infatti ad un impazzimento totale del sistema che provoca elevatissimi costi per i cittadini che continuano a trovarsi i rifiuti per strada. La Regione deve quindi sciogliere il consorzio e nominare un commissario in attesa della riforma che deve basarsi su tre punti principali: la riduzione degli Ato in Sicilia, avendo come dimensione territoriale le province, la predisposizione di un piano rifiuti che si fondi sulla raccolta differenziata e che trasformi gli stessi rifiuti in risorsa economica e un piano discariche straordinario. Misure necessarie per il futuro della Sicilia perché altrimenti si rischia lo stesso disastro campano”.
Palermo, 10 luglio 2009
Nessun commento:
Posta un commento