Al Signor Sindaco del Comune di Corleone
Al Presidente del Consiglio comunale
S E D E
OGGETTO: Interrogazione sul fenomeno del randagismo.
PREMESSO CHE il fenomeno di branchi di cani randagi che si aggirano nelle città e nei paesi della Sicilia, specie dopo i recenti episodi di aggressioni a persone, che hanno provocato la morte di un bambino e il gravissimo ferimento di una turista, sta creando un vivo allarme sociale;
TENUTO CONTO CHE questo fenomeno interessa anche il territorio del comune di Corleone, dove si notano branchi di cani randagi, che si aggirano minacciosi non solo nelle periferie, ma anche per le strade interne della nostra cittadina;
RITENUTO CHE ormai è improcrastinabile un intervento anche straordinario da parte dell’Amministrazione comunale per dare serenità ai cittadini e alle famiglie prima che possa accadere qualcosa di irreparabile;
CONSIDERATO CHE la soluzione (per ragioni etiche e per ragioni legali) non è quella di abbattere i cani randagi, come da alcune parti s’invoca, ma quella di avviare con estrema urgenza una campagna di sterilizzazione degli stessi e un loro ricovero nei canili comunali o convenzionati con i comuni:
SI INTERROGA LA S.V. PER SAPERE
1. Se il Comune ha stipulato o intende stipulare una convenzione con Associazioni di volontariato per la sterilizzazione dei cani randagi;
2. Quanti cani randagi sono stati sterilizzati con le precedenti campagne;
3. Come mai non si è mai costruito un canile municipale o intercomunale, dove ricoverare i cani ed evitare che gli stessi diventino randagi e pericolosi per la popolazione;
4. Se non ritiene necessario ed urgente attivare ogni iniziativa per la realizzazione di un canile municipale o intercomunale e, nelle more, attivare una convenzione con canili privati dove ricoverare i randagi che insistono sul territorio comunale.
Si prega di rispondere nella prossima seduta del consiglio comunale
Corleone, 18 marzo 2009
IL CONSIGLIERE COMUNALE
Dino Paternostro
martedì 17 marzo 2009
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1 commento:
Dopo il tragico episodio dell'uccisione del bambino,a opera di cani che avrebbero dovuto essere in custodia,mi pare si stia creando una fobia.L'allarme sicurezza dagli stranieri ora trasborda sugli animali.Non facciamo di tutti i randagi un fascio.Sterilizzazione a tutto spiano sicuramente si,strutture per animali che necessitano di cure o che sono pericolosi si,ma incarcerare a vita tutti i randagi... picchì.Ci sono esempi a bizzeffe di randagi integrati nei quartieri.Ne ho sotto casa mia,ce ne sono al tribunale di Palermo,all'università, in condomini:animali randagi,cioè liberi,a cui gli umani potrebbero porgere una ciotola d'acqua o di cibo.Forse diventano feroci i cani (come chiunque)chiusi a vita dietro sbarre o tenuti a vita alla catena.Se non sbaglio uno di questi azzannò anni fa la sua "padrona", proprio a Corleone,che lo aveva semplicemente tenuto legato per anni.Mi viene da pensare a quando,ai tempi della rivoluzione industriale,si incarceravano i mendicanti.I rifugi:non avete mai visto,anche in tv,come vengono spesso tenuti e come siano talvolta una buona occasione di speculazione per gente senza scrupoli?La libertà dei poveri (immigrati o randagi)fa paura.Bisogna confinare, contenere, respingere.La vita è concessa solo a chi ha soldi, persona o animale che sia?San Francesco non ci ricorda niente. Si dirà che era un santo. Io lo penso come una persona come tante, capace di relazionarsi col genere umano e animale, per questo capace di "ammansire" lupi. Ma quali "lupi" peggiori degli umani?Consiglio la lettura di un teologo,Drewermann, sulla immortalità (o meno) degli animali.Animali di tutto il mondo unitevi!
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