domenica 9 novembre 2008

Mafia. Maroni a Corleone e S. Giuseppe Jato per l'inaugurazione di due beni confiscati

(AGI) - Palermo, 8 nov. - Sono due beni confiscati simbolo quelli che lunedi' saranno al centro di una cerimonia di inaugurazione alla presenza del ministro all'Interno Roberto Maroni. Si tratta del "Giardino della memoria" di San Giuseppe Jato e del centro agrituristico "Terre di Corleone" realizzati dal Consorzio Sviluppo e Legalita' grazie ai fondi del Pon Sicurezza 2000-2006. Alle 10.45 sara' la volta del "Giardino della memoria" di contrada Giambascio, realizzato nel luogo in cui l'11 gennaio 1998, dopo 779 giorni di prigionia, il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santo, venne disciolto in una vasca di acido nitrico dopo essere stato strangolato, su mandato di Giovanni Brusca, boss di San Giuseppe Jato, allora latitante. L'obiettivo della realizzazione del Giardino e' di trasformare un luogo di morte in un luogo della memoria e dell'impegno, del gioco e dell'incontro, che possa essere fruito da tutti, soprattutto dai bambini, e divenire concreta testimonianza del diffondersi in Italia, in Europa, nel mondo dei delitti contro i bambini. Dopo la cerimonia, alle 12 i sindaci del Consorzio Sviluppo e Legalita' incontreranno a Corleone, nel Palazzo di Citta', il ministro. Alle 13 e' prevista l'inaugurazione del Centro Agrituristico "Terre di Corleone". E' stato realizzato a Corleone, contrada Drago, in luoghi di particolare rilievo paesaggistico, naturalistico e storico ed e' stato realizzato attraverso il recupero di due fabbricati rurali confiscati a Salvatore Riina. La struttura, circondata da 40 mila metri quadrati di terreno anche essi confiscati alla mafia, comprende una zona ristorazione per 90 coperti, uno spazio per la vendita dei prodotti aziendali, quattro camere con 12 posti letto a disposizione degli ospiti e attrezzate anche per i portatori di handicap, un parco giochi per bambini, un campo polifunzionale e uno di bocce. L'agriturismo "Terre di Corleone" sara' gestito dalla cooperativa Pio La Torre Libera Terra costituita da 15 giovani del territorio, appositamente formati e individuati dal Consorzio Sviluppo e Legalita' mediante selezione pubblica. "La giornata di lunedi' - dice Vincenzo Di Girolamo, sindaco di Altofonte e presidente del Consorzio - e' un giorno di festa e una tappa importante nella lotta di liberazione della nostra terra dal cancro mafioso. Alla presenza di Maroni verranno destinati a fini socialmente utili beni confiscati alla mafia dall'alto valore simbolico. Uno perche' appartenuto al capo dei corleonesi Toto' Riina e l'altro, il Giardino della memoria, perche' luogo di un terrificante delitto, che rappresentera' una testimonianza e un atto di accusa perenne della barbarie mafiosa".
(Agenzia AGI)

1 commento:

bonanno ha detto...

Maroni e come "thomas dewey",lui annoiare mio amico TOTO RIINA senza ragione!povero TOTO presto 78 anos e encora al carcere:una vergogna,il fa la liberta per mio amico TOTO RIINA,lui merita liberta,Maroni e uno ladro,fascista,viva TOTO RIINA,ciao,LUCKY LUCIANO