Papas Nicola Cuccia ed il diacono Luciano Aricò |
CONTESSA ENTELLINA - Come era prevedibile il trasferimento di sacerdoti tra le chiese di rito greco e latino da Contessa Entellina a Palazzo Adriano e viceversa sta suscitando un vespaio di polemiche che non accennano a placarsi. La decisione è stata adottata da monsignor Pio Tamburrino, che dal 28 giugno ha assunto la guida dell’Eparchia di Piana degli Albanesi. Monsignor Sotir Ferrara, dunque, dovrà concordare i suoi provvedimenti di governo con il Delegato Pontificio, al fine di consentire al Vaticano di riordinare la presenza in Sicilia della Chiesa cattolica di rito bizantino. Pare che lo spostamento dei parroci non sia che il primo di tutta una serie di provvedimenti che monsignor Pio Tamburrino ha in programma di attuare. La “delocalizzazione” dei sacerdoti viene vista come un’azione tardiva, che rischia di riaccendere ulteriori antiche quetioni sopite e mai risolte tra la comunità greca e quella latina di Contessa Entellina, paese arbereshe. Come si ricorderà, tutto ebbe inizio un anno fa, dal primo al quindici agosto, quando il tradizionale canto della Paraclisis (un canto di lode alla “Madre di Dio”) fu celebrato per tutta la quindicina davanti alla Chiesa della Madonna della Favara, perchè il parroco latino, don Mario Bellanca, chiuse il portone della chiesa ai fedeli di rito greco, che per decenni avevano cantato la lode alla Madonna dall’interno del luogo di culto. La blindatura durò per tutta la quindicina ed ebbe notevole risalto sui mezzi di comunicazione di massa. Per questo la decisione di Tamburrino di spostare i parroci appare ai fedeli di rito Graco di Contessa come una “punizione” alla pari che, non solo non rende giustizia, ma arriva alla vigilia del primo agosto, probabilmente per evitare che si ripeta l’”inconveniente” dello scorso anno. La comunità bizantina ha organizzato per domani, alle 21,30, una fiaccolata di solidarietà per papas Nicola Cuccia, che attraverserà le vie del paese, ed ha programmato formulando regolare richiesta alle questure di Palermo e Foggia una manifestazione di protesta nella città pugliese, davanti alla sede dell’arcivescovato retto da monsignor Pio Tamburrino. Alla volta di Foggia partiranno 4 autobus colmi di fedeli di rito greco. Intanto il consiglio pastorale della chiesa latina di Palazzo Adriano ha stilato un documento di solidarietà a papas Sepa Borzì, il parroco della chiesa di rito greco, che dovrebbe prendere il posto di papas Nicola Cuccia a Contessa Entellina, indirizzandolo al segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, a monsignor Tamburrino, a monsignor Sotir Ferrara ed a monsignor Maurizio Malvestiti, sotto-segretario della Congregazione delle Chiese Orientali in Vaticano. Nel documento viene espressa “amarezza e rabbia“ e si definisce il trasferimento di papas Sepa Borzì “una scelta ingiusta anche perché, secondo il dettato del Diritto Canonico, un Parroco può essere trasferito o rimosso per gravi motivi pastorali o per motivi scandalosi, cosa che non risulta nell’operato e nell’agire di Papàs Sepa, che ha operato sempre per il bene della comunità di cui è parroco“, cercando sempre la pace tra Greci e Latini. Papas Borzì, dal canto suo, ha parole di carità cristiana nei confronti di monsignor Pio Tamburrino . “Lo conosco da 17 anni – ci ha dichiarato – ed abbiamo condiviso le gioie del mio sacerdozio uxorato (padre Borzì è sposato ndr). Sono rispettoso della sua decisione anche con dolore, con spirito di obbedienza ed ossequio per la sua persona e per chi lo ha nominato a gestire questo difficile arbitraggio. Ritengo al contempo che tutta questa vicenda ha poco a che fare con la nostra fede e doveva a mio avviso passare attraverso un confronto fraterno con i nostri fedeli. Ho scritto a monsignor Ferrara e Tamburrino esprimendo il mio “si” con riserva, poiché, come prevede il diritto canonico, essendo un sacerdote sposato, devo condividere con la mia famiglia sacerdotale questa decisione così come ho condiviso con essa il mio presbiterato. In ogni caso mi trasferirei a Contessa solo a settembre ad inizio del nuovo anno pastorale e vorrei essere presentato dal delgato pontificio”. Alla data odierna, papas Borzì non ha ricevuto il decreto di trasferimento. I prossimi giorni ci diranno se prevarranno il buonsenso e la fede.
Cosmo Di Carlo
Nella foto: Papas Nicola Cuccia ed il diacono Luciano Aricò durante la celebrazione della 15 della Paraclisis elevata alla “Madre di Dio” davanti alla Chiesa della Madonna della Favara nell’agosto dell’anno scorso.
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