Il presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti e l’assessore alla viabilità Gigi Tomasino sono stati messi sott’accusa ieri sera dal consiglio comunale di Corleone, riunito in sessione straordinaria per affrontare l’emergenza viabilità. «Da anni – ha detto il presidente del consiglio, Mario Lanza, aprendo i lavori - sulla strada provinciale Corleone-San Cipirello-Partinico non viene speso un euro. Ormai l’intero asse viario è intransitabile e pretendiamo risposte certe dalla Provincia!». Il presidente Avanti e l’assessore Tomasino hanno cercato di uscire dall’angolo, comunicando al consiglio e alla giunta comunale di Corleone, ai sindaci e agli assessori della zona e al folto pubblico presente, che per la SP 4 e la SP 2 sono già stati consegnati i lavori per 300 mila euro, che serviranno a far fronte all’emergenza. Da lunedì saranno aperti i cantieri. Entro giugno, invece, cominceranno i lavori per la messa in sicurezza dell’intero asse viario Corleone-Partinico, per un importo di 3 milioni di euro. «Ma stiamo lavorando anche – hanno aggiunto – per definire il progetto di radicale ammodernamento della Corleone-Mare, per circa 300 milioni di euro». «Entro la scadenza del mio mandato, poseremo la prima pietra», ha voluto precisare Avanti. «Presidente, lei non è adatto a governare le emergenze della Provincia di Palermo. Lei e l’assessore Tomasino avete usato procedure “normali” e tempi lunghissimi per affrontare un’emergenza-viabilità, che avrebbe richiesto procedure straordinarie ed urgenti.», è stata l’accusa lanciatagli da Dino Paternostro, consigliere comunale di opposizione e segretario della Camera del lavoro. «La strada Corleone-San Cipirello-Partinico non c’è più – ha aggiunto - è una gruviera, dove ogni giorno i cittadini che sono costretti a percorrerla mettono a repentaglio la propria vita. Qualcuno c’è anche morto. E voi siete moralmente e politicamente responsabili per tutto questo». «Se non siete in grado di mettere subito in sicurezza la strada, allora è meglio che la chiudiate!», è stata la provocatoria conclusione di Paternostro. Una “provocazione” subito raccolta dal sindaco di Corleone, Nino Iannazzo, che ha minacciato di emettere lui un’ordinanza di chiusura al traffico veicolare della strada in questione, se si mette subito in sicurezza. «Ho il dovere – ha detto Iannazzo – di tutelare i miei concittadini!».
Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri comunali Lillo Marino, Salvatore Schillaci, Franco Di Giorgio, Lea Savona e Calogero Di Miceli, che hanno duramente criticato il menefreghismo della Provincia. A difendere Avanti e Tomasino, entrambi dell’Udc, ci ha incredibilmente pensato il capogruppo (dell’Udc) Vincenzo Macaluso, contestato vivacemente dal pubblico. Sono intervenuti anche i consiglieri provinciali Mauro Di Vita, Tommaso Calamia, Teresa Piccione e Giusi Scafidi. È stato annunciato anche la costituzione del comitato cittadino “La StradaPromessa”, che nelle sue intenzioni dovrebbe vigilare sull’ammodernamento della SP4 ed SP2. Ma, a svuotarlo di significato rischiano di contribuire il Presidente Avanti e il capogruppo di AN verso il PDL, Mauro Di Vita, che hanno annunciato di far parte anche loro del Comitato, svolgendo contemporaneamente il ruolo di controllori e di controllati. A fine seduta, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, dove si chiede alla Provincia di provvedere immediatamente alla messa in sicurezza della SP4 e della SP2.
FOTO. Dall'alto: l'intervento del presidente Giovanni Avanti; il pubblico presente nella sala consiliare.
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2 commenti:
Da mesi lavoriamo per costruire uno strumento di partecipazione democratica a disposizione dei cittadini per confrontarsi ed esprimere le proprie posizioni in merito ai gravi problemi della viabilità nel nostro territorio indipendentemente dalla propria appartenenza politica.
Questo è lo spirito con cui il 16 Gennaio si è definitivamente costituito Il Comitato LaStradaPromessa.
Non credo che la richiesta di adesione al Comitato, per quanto la stessa possa sembrare provocatoria, da parte del Presidente della Provincia Giovanni Avanti, possa svuotarne i contenuti. Personalmente penso che un comitato che ha una connotazione civica debba accettare l’adesione di qualsiasi cittadino che ne faccia richiesta. Ad ogni modo la richiesta di adesione da parte del Presidente della Provincia sarà oggetto di discussione nella prossima assemblea del comitato quale organo deputato ad assumere qualsiasi decisione.
Su come farà il Presidente della Provincia a conciliare la sovrapposizione di ruoli di controllore e controllato credo sia un problema suo e non del comitato. Quello che è certo è che l’adesione al comitato non lo metterà al riparo dalle sue responsabilità in ordine agli impegni che ha assunto nei confronti di questo territorio e che fino a questo momento non hanno avuto attuazione pratica nemmeno in ordine a una situazione di emergenza quale è quella della SP 4. Tutto il resto lascia il tempo che trova!!!
Lillo Marino
Ho letto l'articolo,
Parlo a nome della mia Associazione di Volontari per la Protezione Civile "PROCIV ARCI GRIFONE", nel momento in cui si decida di fare qualsiasi azione, anche limite, come il blocco della SP 4, sappiate che noi vi daremo l'appoggio necessario e se dovessse essere utile anche l'appoggio logistico per quello che abbiamo a disposizione. grazie
PROCIV ARCI GRIFONE
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