domenica 24 gennaio 2010

MILANO, 20 MARZO 2010. XV GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

“LEGAMI DI LEGALITÀ LEGAMI DI RESPONSABILITÀ”
Ogni anno, il 21 marzo, in coincidenza con il primo giorno di primavera, LIBERA si ritrova con la sua rete di associazioni, scuole e cittadini per celebrare la memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie e per ribadire l’impegno quotidiano nella realizzazione di percorsi di legalità democratica e partecipazione civile. Nelle diverse edizioni fin qui svoltesi, la Giornata è stata ospitata da Roma, Niscemi (CL), Reggio Calabria, Corleone (PA), Casarano (LE), Torre Annunziata (NA), Nuoro, Modena, Gela (CL), ancora Roma, Torino, Polistena (RC), Bari e Napoli. La giornata tradizionalmente si tiene il 21 marzo, ma quest’anno in via eccezionale viene anticipata di un giorno per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno da ogni parte d’Italia.

L’APPUNTAMENTO QUEST’ANNO È A MILANO, SABATO 20 MARZO 2010.

LA GIORNATA
Il cuore della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è un corteo durante il quale si tiene la lettura pubblica dei nomi di coloro che sono caduti per mano mafiosa, sia di coloro che sono stati uccisi perché si contrapponevano ai criminali per ragioni professionali (magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni), sia di quanti non si sono piegati al quieto vivere e hanno svolto il loro ruolo fino in fondo (giornalisti, imprenditori, sindacalisti, sacerdoti e tanti altri), ma anche di chi si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato ed è stato spazzato via dalla cieca violenza dei criminali. Nella lettura che dura ore, studenti e cittadini, familiari e personalità si alternano e per quanti partecipano il ricordo delle vittime diventa uno stimolo all’impegno. Nel pomeriggio sono previsti dei seminari che approfondiscono contenuti e tematiche per costruire percorsi di impegno a partire dalla memoria delle vittime.

PERCHÉ MILANO, PERCHÉ LA LOMBARDIA, PERCHÉ IL NORD
“Milano e la Lombardia rappresentano la metafora della ramificazione molecolare della ‘ndrangheta in tutto il nord, dalle coste adriatiche della Romagna ai litorali del Lazio e della Liguria, dal cuore verde dell’Umbria alle valli del Piemonte e della Valle d’Aosta… La Lombardia è da sempre retroterra strategico dei più importanti sodalizi criminali calabresi e gli eventi registrati offrono ulteriori riscontri per quanto concerne la massiccia presenza nella regione di soggetti legati alla ‘ndrangheta, con interessi principalmente nel settore del traffico di stupefacenti, nella gestione dei locali notturni e nell’infiltrazione all’interno dell’imprenditoria edilizia”.
Dalla relazione della Commissione Parlamentare Antimafia, XV Leg., approvata all’unanimità

Come ci ricorda l’ultima relazione della Commissione Parlamentare Antimafia, è ormai chiaro a tutti, nonostante smentite superficiali e sottovalutazioni pericolose, che il fenomeno delle mafie nel nostro paese non riguarda più e soltanto le tradizionali regioni di origine, ma è oggi un problema nazionale e internazionale. Le mafie sono presenti a Milano e in Lombardia, oggi.

LEGAMI DI LEGALITà, LEGAMI DI RESPONSABILITà
Una società civile e organizzata che voglia contrapporsi al potere delle mafie e della corruzione deve battersi perché la cittadinanza sia pratica vissuta e non sterile declamazione. I diritti sanciti dalla Costituzione devono essere pienamente fruibili, per tutti, nessuno escluso. La legalità per la legalità non basta, non è assolutamente sufficiente visto che negli ultimi anni si è visto tutto e il contrario di tutto essere spiegato in nome della legalità. Serve una maggiore responsabilità, serve un’assunzione concreta di responsabilità che interpella ciascuno di noi singolarmente, ciascun cammino associativo, ciascuna scelta istituzionale. Tutte Le relazioni, tutti i luoghi di democrazia, tutti i legami civili devono interagire tra loro, pena l’insuccesso nella battaglia contro la criminalità organizzata, la corruzione, l’illegalità e, in ultimo, la sfiducia nella possibilità di sortire insieme e collettivamente da problemi così complessi che minano la nostra democrazia. Sapranno i cittadini, non solo milanesi e lombardi, capire che la battaglia per le mafie è una battaglia per i diritti e che l’ipoteca delle cosche sulle vite, gli affari, i circuiti istituzionali è più insidiosi perché apparentemente meno visibile? “Legami di legalità legami di responsabilità” è lo slogan scelto per la giornata del 20 marzo per richiedere a ciascuno di noi uno scatto in avanti, un sano protagonismo che unito a quello degli altri è funzionale alla costruzione di “una comunità alternativa alle mafie”, saldamente ancorata alla Carta Costituzionale.
Aggiornamenti e informazioni sui siti www.libera.it e www.liberainformazione.org

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