lunedì 24 ottobre 2011

ACCADE IN SICILIA. Come visitare la riserva dello Zingaro, restannu 'nmenzu a strata...

La riserva dello Zingaro
 Arrivano 2 miei ospiti dalla Germania. Vogliono visitare Palermo e anche la riserva dello Zingaro, hanno mappe, sanno quali monumenti visitare, pure i posti dove assaggiare i nostri cibi di strada. Organizzatissimi. Domani, domenica, sanno che prenderanno un bus (l'unico della giornata!) che li porterà a Scopello, e da lì... Da siciliana che conosce l'andazzo delle cose siciliane preferisco parlare direttamente con la ditta di autotrasporti, e così apprendo che il bus non li porterà fino a Scopello ma fino al bivio per Scopello, a 10 km (a piedi) da Scopello! E da lì? "Da lì restano in mezzo alla strada" mi risponde l'addetto. Mi dico che forse è perchè è domenica, magari di giorno feriale andrebbe meglio. Lunedì: partenza da Palermo alle 6,30 e arrivo fino a Scopello paese: meno male. Per lo Zingaro 1 km a piedi. E fin qui, ci sta. I due turisti vorrebbero percorrere tutta la riserva, fino all'altro capo, vicino San Vito. Chiedo come potranno poi arrivare dalla fine della riserva vicino a San Vito fino a San Vito paese. Niente, non c'è niente.
Sono esterrefatta. Mi chiedo che impressione facciamo a dei turisti che vengono a visitare la nostra terra. Il tizio della ditta mi risponde "Ma i turisti perchè vengono fuori stagione?". "Fuori stagione?!? Uno non è libero di venire quando vuole?!? E poi proprio da noi che abbiamo un tempo quasi sempre buono, che fino a ottobre la gente fa il bagno a mare? "E allora questi turisti -mi rimbecca- perchè non si organizzano prima di partire?". "Ma proprio questi due sono organizzatissimi! E' che commettono l'errore di pensare che da noi le cose funzionino come da loro!".
Suggerisco ai due turisti di affittarsi una macchina e andare sul sicuro, ma nessuno dei due si è portato la patente, pensando che non servisse.
Penso che non gli resta che "attaccarsi al tram". Ma metaforicamente.
I due temerari non si scoraggiano e telefonano al b&b di Scopello dove avevano prenotato una camera: la signora del b&b, senza che glielo chiedano, si offre per andarli a prendere al bivio famigerato.
Il giovane tedesco ha commentato che in Germania non succederebbero queste cose. Ma ambedue: che una linea di autoservizi ti lasciasse per strada, lontano chilometri da un centro abitato; e anche che qualcuno fuoriuscisse dal suo specifico ambito di competenza, con disponibilità e senso d'accoglienza, per venirti a prendere a chilometri di distanza.
"Uno ad uno e palla a centro" penso. Ma penso anche che non dobbiamo consolarci con questo, e a che la questa terra sarebbe meravigliosa se alla nostra proverbiale disponibilità associassimo anche un efficiente sistema di servizi. E un territorio ben custodito e non devastato, come spesso contribuiamo a fare.
Maria Di Carlo

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