Plauso della LAV che rivolge un appello al Procuratore Antimafia Piero Grasso: "Indagini specifiche contro la recrudescenza della zoomafia in Sicilia"
Nuovo intervento dell’Arma dei Carabinieri di Palermo contro le corse clandestine di cavalli: la Compagnia di Terrasini stamani, con l’ausilio anche di un mezzo del Nucleo Elicotteri di Bocca di Falco, ha interrotto una gara tra due cavalli dopati, denunciando quasi venti persone; le ipotesi di reato vanno dal maltrattamento di animali alle scommesse clandestine, alla violenza privata nei confronti dei soggetti a cui era stato interdetto il passaggio sulla pubblica via per non disturbare la “competizione”. Assieme ai NAS, inoltre, sono state controllate 5 stalle portando al rinvenimento di un ingente quantitativo di farmaci in assenza delle prescritte autorizzazioni sanitarie. A Palermo, i Carabinieri della Compagnia di San Lorenzo hanno effettuato controlli su alcune scuderie cittadine per fronteggiare “il dilagante fenomeno delle corse clandestine, sempre più diffuso nel capoluogo siciliano”: scoperte stalle e maneggi abusivi, nei quali vengono allevati equini destinati alle corse o alla macellazione abusiva. Denunciato il titolare di un maneggio per detenzione illegale di farmaci dopanti, mentre a Ficarazzi (PA) i Carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno contestato ad un anziano di avere attivato una stalla senza autorizzazione ed altre 12 violazioni amministrative, ponendo sotto sequestro 8 cavalli.
“Al Comando provinciale di Palermo dei Carabinieri, alle sue articolazioni di Palermo San Lorenzo, Terrasini e Bagheria, ai NAS ed agli altri militari coinvolti, esprimiamo vivo apprezzamento e plauso per la brillante operazione - dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale LAV Sicilia -; va dato atto della grande capacità di intelligence e dell'importante operatività messa in atto ormai con operazioni costanti e frequenti contro le corse di cavalli, che rappresentano una formidabile azione di contrasto alla Zoomafia. Nelle ultime settimane, solo nelle province di Palermo e Catania, tutte le Forze dell’Ordine (dai Carabinieri alla Polizia alla Guardia di Finanza) hanno condotto blitz e sequestri contro gare ippiche abusive con risultati eccezionali ma, nonostante questa benemerita e validissima attenzione delle Forze di Polizia, quella delle corse clandestine pare un realtà criminale destinata a non avere mai tregua”.
“Come testimoniano le numerose operazioni di polizia, negli ultimi anni in Sicilia si registra una recrudescenza esponenziale del fenomeno dell’ippica clandestina e del relativo giro d’affari delle scommesse gestito da organizzazioni malavitose. Si tratta ormai di un fenomeno di ampie proporzioni - denuncia Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV - diffuso in ogni provincia dell’Isola, una realtà criminale che si è sviluppata a causa del ferreo controllo mafioso del territorio. Per questi motivi la LAV chiede al Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, di avviare specifiche indagini ed inchieste contro gli interessi criminali nelle corse ippiche clandestine e, in generale, gli altri aspetti della zoomafia. A partire dalla corsa bloccata oggi a Terrasini, inoltre, è necessario ed opportuno che si inizi ad orientare le indagini affinché possano essere individuati quegli elementi che consentano di applicare a tutti gli individui coinvolti (staffette, giovani in motorino, sentinelle ecc.) gli estremi dell’associazione per delinquere. In questo modo le pesanti sanzioni penali previste comporterebbero un ottimo effetto deterrente e sarebbero maggiormente colpite le organizzazioni criminali”.
25.10.2008
domenica 26 ottobre 2008
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