L'ospedale di Partinico |
Il primo caso è stato registrato il 14 luglio 2008, simile a quello di oggi: una bimba nasce dopo il cesareo ma muore. Nel dicembre dello stesso anni il padre di un neonato morto mentre la madre subiva il cesareo denunciò di essere stato avvicinato, subito dopo la tragedia, da sei persone che lo avrebbero invitato a non presentare denuncia "per non danneggiare l' immagine dell'ospedale". In cambio, avrebbero assicurato all' uomo la copertura delle spese per il funerale. La decisione di chiudere il reparto è stata presa dopo la relazione della commissione tecnico-ispettiva che ha controllato le procedure e i protocolli di assistenza seguiti dal personale in servizio durante il parto. Della sospensione dell'attività di ricovero e degenza è stata data comunicazione al prefetto di Palermo, ai sindaci del comprensorio, all'assessore regionale per la Salute ed a tutte le autorità sanitarie.
L'Asp ha reso noto che è stato attivato nel pronto soccorso un servizio sostitutivo per garantire il trasferimento delle pazienti in altri nosocomi. Vengono assicurate solo le emergenze indifferibili e non trasferibili. Oltre all'inchiesta della procura e dell' azienda sanitaria locale anche l'assesorato regionale alla Sanità manderà gli ispettori. La procura ha sequestrato le cartelle cliniche e domani conferirà l'incarico al medico legale per effettuare l'autopsia sul corpicino. Il presidente della Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale Ignazio Marino ha chiesto "un'istruttoria ai carabinieri del Nas". "E' necessario capire - dice - cosa é successo e per quali ragioni si è deciso di chiudere l' intero reparto di ostetricia e ginecologia, dopo la morte della neonata". Gli atti sulla vicenda saranno chiesti anche dalla commissione parlamentare sugli errori sanitari presieduta da Leoluca Orlando. E per il presidente degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, è urgente fare chiarezza, "unica medicina che conosco".
Fonte: Gds.it
26 dicembre 2010
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