La testata della nuova rivista |
Nel momento in cui le vicende siciliane -politiche e giudiziarie- sono sempre più spesso al centro dell'attenzione nazionale, "i Quaderni de L'Ora" - che avrà l’agile formato di un quaderno di 128 pagine - con l'aiuto di autorevoli firme, racconterà le grandi inchieste giudiziarie, le alchimie e i retroscena della politica e dell'economia, ma anche i tentativi di tenere in vita il mondo della cultura e dello spettacolo nonostante il degrado e l'abbandono esistenti. Sul nuovo giornale, i misteri giudiziari irrisolti, gli scandali del rapporto mafia-politica, lo sperpero del denaro pubblico nei grandi affari, i modelli vincenti di una sub-cultura del parassitismo, i trasformismi e gli opportunismi di partiti senza più idee, e la solitudine degli artisti e degli operatori culturali. " i Quaderni de L'Ora", in uscita a febbraio 2011, è un giornale indipendente che ha scelto di non avere padroni, che ha deciso di autofinanziarsi per avere come unico punto di riferimento il lettore e la sua sete di informazione. Nel paese in cui il giornalismo investigativo si è trasformato in squallido dossieraggio, "i Quaderni de L'Ora" è una rivista che si richiama alle radici di un giornalismo "tradizionale", quasi "artigianale", che ha un unico punto di riferimento: l'articolo 21 della Costituzione; e che insegue un unico obiettivo: informare il lettore per costruire una sempre più difficile consapevolezza civica.
Comitato di direzione:Vittorio Corradino, Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza.
Comitato dei garanti: Antonio Ingroia, Vincenzo Provenzano, Emma Dante, Antonella Monastra
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