martedì 22 giugno 2010

Corleone. L'assessore regionale alla sanità Russo ha... raddoppiato i posti-letto di Psichiatria? Lanza e Iannazzo protestano...


DINO PATERNOSTRO
Se voleva essere una protesta, non c’era quasi nessuno a protestare. Se voleva essere una proposta, è arrivata fuori tempo massimo. Ieri sera, il Pdl corleonese guidato (si fa per dire) dal duo Nino Iannazzo/Mario Lanza (rispettivamente, sindaco e presidente del consiglio comunale di Corleone) hanno consumato il rito stanco (e, per la verità, un po’ ridicolo) della strumentalizzazione politica dei problemi dell’ospedale. Intanto perché (alla faccia della necessità e dell’urgenza!) hanno convocato per ieri (21 giugno 2010) una seduta del consiglio comunale in sessione “straordinaria ed urgente”, alla presenza dei sindaci e dei consiglieri della zona, che era stata decisa con voto unanime di tutti i consiglieri lo scorso 31 marzo, per protestare contro l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, che aveva cancellato il servizio di Psichiatria e ridotto a semplice “punto nascita” l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia. Per quasi tre mesi hanno “dormito”. All’improvviso, però, si sono svegliati, hanno capito che l’opinione pubblica e gli operatori sanitari si stavano convincendo che a sbloccare positivamente la vertenza-ospedale (che loro avevano lasciato incancrenire) erano stati la Cgil e il senatore Giuseppe Lumia (Pd), e allora si sono inventati la seduta straordinaria, convocata platealmente sulla strada antistante l’ospedale, per gridare “al lupo, al lupo”.
Iannazzo e Lanza hanno fatto finta di dimenticare (ma i cittadini e gli operatori sanitari non l’hanno dimenticato!) che nel frattempo (grazie all’iniziativa politica della Cgil e del senatore Lumia) l’assessore Russo ha incontrato già due volte gli operatori sanitari, i sindacati e i sindaci del Corleonese per avviare il confronto sui problemi dell’Ospedale. Una prima volta lo scorso 12 aprile a Palermo, nella sede dell’assessorato in piazza Ottavio Ziino; mentre una seconda volta, lo scorso 31 maggio, è stato lo stesso assessore a venire a Corleone, nei locali dell’ospedale. E hanno dimenticato (Iannazzo e Lanza) che, grazie a questo confronto, il servizio di Psichiatria è stato ripristinato, passando da 8 a 15 posti-letto, anche se bisognerà vigilare affinché la tabella e i numeri siano calati nell’atto aziendale dell’Asp di Palermo. Hanno dimenticato che c’è l’impegno dell’assessore (assunto pubblicamente, anche in loro presenza) ad istituire l’U.O.S. di Ostetricia e Ginecologia, ad attivare il servizio di Pediatria, a dotare l’ospedale delle attrezzature sanitarie necessarie, a completare la nuova ala e a ristrutturare il vecchio ospedale (12 milioni di euro l’investimento previsto).
E adesso c’è un’ulteriore novità. Nell’incontro del 31 maggio, la Cgil aveva chiesto all’assessore di dimostrare concretamente che non era sua intenzione depotenziare l’ospedale. «Attivi nel nostro presidio un servizio di eccellenza, che faccia diventare Corleone punto di riferimento per un bacino d’utenza che vada oltre quello tradizionale dell’ospedale», era stata la richiesta di Leo Cuppuleri, responsabile Fp-Cgil. E Russo sembra che abbia deciso di stipulare una convenzione con la Fondazione Maugeri per istituire a Corleone un servizio di eccellenza di riabilitazione e lungodegenza. Già la settimana scorsa una delegazione composta dal direttore sanitario dell’ospedale, da un dirigente dell’Asp di Palermo e dal rappresentante della fondazione ha effettuato un primo sopralluogo nell’ospedale di Corleone, che ha avuto esito favorevole.
Allora, tutto risolto? Assolutamente no. Ma non siamo a quell’anno-zero, a cui ci avevano ridotto Iannazzo e Lanza da tre anni a questa parte e fino agli inizi di quest’anno, quando si facevano battere la mano sulla spalla da Iacolino e Lagalla, mentre con l’altra sopprimevano la direzione sanitaria di Corleone e accorpavano l’ospedale di Corleone all’ospedale di Partinico. Adesso il confronto è iniziato, le proposte concordate con gli operatori sono state avanzate, l’assessore le ha sostanzialmente accolte. Si tratta di vigilare affinché gli impegni presi siano rispettati. Questo non è il tempo delle proteste guaiate e strumentali, ma del confronto serio e rigoroso. Questo non è il tempo delle improvvide fughe solitarie, come quella che Lanza e Iannazzo hanno fatto dal presidente dell’Ars Francesco Cascio (per il solo gusto di fare un comunicato-stampa, dal momento in cui tutti sanno che chiedere a Cascio di parlare con Russo per difendere l’ospedale di Corleone, sarebbe come affidare un bambino ad un pedofilo). Queste “fughe” solitarie rischiano solo di rompere l’unità faticosamente costruita tra le forze politiche, sindacali e sociali del nostro territorio. È tempo, invece, di ritrovare l’unità d’intenti, avendo a cuore gli interessi delle nostre popolazioni.
P.S. Ho detto queste cose nel mio intervento di ieri sera in consiglio comunale, scatenando le “ire” del duo Lanza-Iannazzo, ormai abituati ad essere circondati solo da “yes-man”. Ma dovrebbero saperlo – per dirla col Guccini di Cyrano - che “spiacere e il mio piacere…”
NELLA FOTO. L'intervento di Mario Lanza, presidente del consiglio comunale di Corleone.

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