I due al ballottaggio. Mattarella pronto all'accordo con il fedelissimo di Franceschini
Centottanta dirigenti del Partito democratico decideranno chi sarà il nuovo segretario regionale. I 190 mila siciliani che domenica hanno preso parte alle primarie hanno decretato che, al primo turno, non dovesse vincere né Giuseppe Lupo, né Giuseppe Lumia e nemmeno Bernardo Mattarella. Si andrà dunque al ballottaggio fra Lupo e Lumia che sono risultati i più votati: il primo ha messo assieme il 40 per cento dei consensi, il secondo ne ha conquistati il 31 per cento mentre Mattarella, che esce di scena dalla corsa per la leadership, si è fermato al 29 per cento. La sfida a due è stata fissata per il 14 novembre e da qui ad allora s´inseguiranno le trattative, gli accordi sulla parola e i calcoli sui voti che s´ipotizza potranno essere conquistati. Di certo, Lupo parte con un patrimonio di 73 delegati contro i 55 di Lumia. Ma bisogna capire su chi dei due si orienteranno i 52 dirigenti del Pd eletti all´assemblea nelle liste di Mattarella. Lupo su questo punto trasuda ottimismo anzi, si spinge di già a ipotizzare che la partita sia sostanzialmente chiusa: «Questo pomeriggio (ieri, ndr) ho incontrato Bernardo Mattarella per discutere del percorso che il Pd dovrà intraprendere in Sicilia - dice Lupo - Abbiamo convenuto, sulla spinta del grande risultato delle primarie, che sia necessario rilanciare il protagonismo del partito in Sicilia e rafforzare l´opposizione tanto al governo nazionale, quanto a quello regionale». Ma al momento, non è affatto chiaro se i delegati eletti con Mattarella sosterranno Lupo. L´operazione non è così semplice. Mattarella, infatti, si è candidato in collegamento con la mozione di Pier Luigi Bersani che, a sua volta, in Sicilia ha ottenuto un sostanzioso aiuto per la conquista della segreteria nazionale da una lista di dirigenti i quali in Sicilia hanno sostenuto Lumia.
Un intreccio complicato che però fa emergere il legame indiretto tra il nuovo segretario nazionale e i sostenitori di Lumia. Ma bisogna anche considerare che a Roma, dove il partito è in cerca di equilibri duraturi, i bersaniani stanno già valutando di cedere la segreteria siciliana agli uomini di Franceschini (cioè a Lupo) per bilanciare la forza delle correnti. «Sia chiaro: se Bersani tramite i delegati di Mattarella farà votare Lupo ci ritroveremo davanti all´ennesima lottizzazione della Sicilia», attacca Pino Apprendi, fra i dirigenti che hanno votato Lumia alla segreteria regionale e Bersani alla guida del partito nazionale. «Per troppe volte - aggiunge Apprendi - la Sicilia è stata terra di conquista, è arrivato il momento di dire basta». Lumia, intanto, annuncia di essere pronto al dialogo ma anche di volere ascoltare la sua base «prima di prendere qualsiasi decisione». Quanto a eventuali accordi preliminari tra correnti, chiarisce: «Lo statuto prevede il ballottaggio, e al ballottaggio si vota, non ci si accorda sottobanco». La partita è aperta e un ruolo determinante lo giocherà Antonello Cracolici, presidente del gruppo democratico all´Ars, che ha votato per Bersani a Roma e per Lumia in Sicilia. «Oggi pomeriggio (ieri, ndr) ho fatto visita a Lumia e poco dopo ho incontrato Lupo», racconta Cracolici ostentando equidistanza dai due candidati. «Prendo atto - aggiunge - che le primarie non sono state sufficienti a regalarci un nuovo segretario regionale. Ma è altrettanto vero che la grande partecipazione di popolo ha confermato il verdetto espresso un mese fa dagli iscritti che avevano votato le mozioni nei circoli». Insomma, si fa pretattica. In attesa che s´intavolino le trattative. Cracolici ha a cuore la propria riconferma alla guida del gruppo all´Ars cosa che l´area Franceschini gli concederebbe in cambio del sostegno a Lupo. Ma dello stesso parere non sembra la coalizione che ha sostenuto Mattarella. Soprattutto i dirigenti che progettavano un patto d´opposizione con l´Udc. Ipotesi mai presa in considerazione da Cracolici. Lo stesso Mattarella ieri non ha sciolto i dubbi: «Ora occorre un´ampia convergenza basata sull´opposizione al governo Lombardo». Acquisito il risultato delle primarie, Lupo forse avrà ripensato con rimpianto alla proposta di Enzo Bianco, uno dei suoi sostenitori più determinanti. Pochi giorni fa, Bianco aveva proposto ai candidati di infischiarsene della regola che assegna la vittoria solo a chi ottiene la metà più uno dei voti e di proclamare vincitore l´aspirante segretario che avesse ottenuto il maggior numero di preferenze indipendentemente dal quorum. Lumia (che sarebbe uscito sconfitto) era d´accordo, Lupo (che invece avrebbe vinto) ha detto di no.
(La Repubblica, 27 ottobre 2009)
Un intreccio complicato che però fa emergere il legame indiretto tra il nuovo segretario nazionale e i sostenitori di Lumia. Ma bisogna anche considerare che a Roma, dove il partito è in cerca di equilibri duraturi, i bersaniani stanno già valutando di cedere la segreteria siciliana agli uomini di Franceschini (cioè a Lupo) per bilanciare la forza delle correnti. «Sia chiaro: se Bersani tramite i delegati di Mattarella farà votare Lupo ci ritroveremo davanti all´ennesima lottizzazione della Sicilia», attacca Pino Apprendi, fra i dirigenti che hanno votato Lumia alla segreteria regionale e Bersani alla guida del partito nazionale. «Per troppe volte - aggiunge Apprendi - la Sicilia è stata terra di conquista, è arrivato il momento di dire basta». Lumia, intanto, annuncia di essere pronto al dialogo ma anche di volere ascoltare la sua base «prima di prendere qualsiasi decisione». Quanto a eventuali accordi preliminari tra correnti, chiarisce: «Lo statuto prevede il ballottaggio, e al ballottaggio si vota, non ci si accorda sottobanco». La partita è aperta e un ruolo determinante lo giocherà Antonello Cracolici, presidente del gruppo democratico all´Ars, che ha votato per Bersani a Roma e per Lumia in Sicilia. «Oggi pomeriggio (ieri, ndr) ho fatto visita a Lumia e poco dopo ho incontrato Lupo», racconta Cracolici ostentando equidistanza dai due candidati. «Prendo atto - aggiunge - che le primarie non sono state sufficienti a regalarci un nuovo segretario regionale. Ma è altrettanto vero che la grande partecipazione di popolo ha confermato il verdetto espresso un mese fa dagli iscritti che avevano votato le mozioni nei circoli». Insomma, si fa pretattica. In attesa che s´intavolino le trattative. Cracolici ha a cuore la propria riconferma alla guida del gruppo all´Ars cosa che l´area Franceschini gli concederebbe in cambio del sostegno a Lupo. Ma dello stesso parere non sembra la coalizione che ha sostenuto Mattarella. Soprattutto i dirigenti che progettavano un patto d´opposizione con l´Udc. Ipotesi mai presa in considerazione da Cracolici. Lo stesso Mattarella ieri non ha sciolto i dubbi: «Ora occorre un´ampia convergenza basata sull´opposizione al governo Lombardo». Acquisito il risultato delle primarie, Lupo forse avrà ripensato con rimpianto alla proposta di Enzo Bianco, uno dei suoi sostenitori più determinanti. Pochi giorni fa, Bianco aveva proposto ai candidati di infischiarsene della regola che assegna la vittoria solo a chi ottiene la metà più uno dei voti e di proclamare vincitore l´aspirante segretario che avesse ottenuto il maggior numero di preferenze indipendentemente dal quorum. Lumia (che sarebbe uscito sconfitto) era d´accordo, Lupo (che invece avrebbe vinto) ha detto di no.
(La Repubblica, 27 ottobre 2009)
Nessun commento:
Posta un commento