di Sara Scarafia
PALERMO - Uno spot di 15 minuti per augurare buon anno ai palermitani. Protagonisti i 50 consiglieri di Sala delle Lapidi. Costo 15 mila euro, mille euro a minuto. Al Comune, si sa, è tempo di vacche magre. Ma nonostante la crisi tre sere fa la giunta comunale ha approvato una delibera da 15 mila euro per finanziare il progetto "La speranza non si spera, si organizza". A proporlo Francesco Panasci, direttore e conduttore del format televisivo, trasmesso sulle reti locali, "I Vespri". Una trasmissione che ha più volte accolto i consiglieri comunali e che l´Ufficio di staff del Consiglio comunale ha deciso di "premiare" per l´ospitalità. Ma a che serve lo spot? «Ad annunciare ai palermitani - si legge nel progetto - un unico e inequivoco messaggio di pace». Ai consiglieri, «di tutti i gruppi» precisa Panasci, sarà chiesto di fare un augurio ai cittadini per il 2010. La spesa, secondo il ragioniere generale che lo ha messo nero su bianco nella delibera, non è «congrua»: 15 mila euro, per un messaggio di 15 minuti che verrà trasmesso sulle reti che ospitano "I Vespri", sono troppi. Ma la delibera, più di tutti, farà infuriare il sindaco Diego Cammarata che aveva giurato eterna guerra alla trasmissione: come perdonare a Panasci l´intervista di un paio di mesi fa al deputato Franco Mineo, fedelissimo di Micciché, che lo attaccava a tutto campo? La delibera è arrivata in giunta "scortata" dal presidente del Consiglio comunale Alberto Campagna che ha partecipato ai lavori per assicurarsi che andasse a buon fine l´atto che autorizzava la spesa di 55 mila euro per il concerto del primo gennaio a piazza Politeama. Campagna non era solo: in giunta, la guidava l´assessore Francesca Grisafi in assenza del vicesindaco Francesco Scoma, anche il consigliere Pdl Giuseppe Milazzo e il funzionario dei Grandi Eventi Gaspere Simeti. Gli "ospiti" hanno scatenato le polemiche tra gli assessori: in molti, una volta rimasti soli, si sono lamentati delle presenze indiscrete. La giunta ha approvato la delibera del concerto di Capodanno di ieri sera, voluto da Scoma: un atto da 140 mila euro, finanziato con i fondi dell´ufficio di staff del Consiglio comunale, che ha però il parere negativo del ragioniere generale Paolo Basile: «Il capitolo scelto non è pertinente», scrive Basile. Ma ecco il dettaglio delle spese presentate da Agave srl, la società che cura la serata: il cachet di tutti gli artisti, da Daniele Magro a Massimo Minutella, è di 38 mila euro. E tutto il resto? Per alberghi, voli e catering per gli artisti la spesa è di 6.300 euro. Il palco e l´intero impianto costeranno 20 mila euro, le scenografie anni Settanta 4 mila 800 euro, luci e amplificazione 9 mila e 500, allestimento del palco 6 mila 600 euro, servizio hostess 5 mila 266, otto stand 3 mila e 600, gli spot su Radio Time e Studio Sicar 6 mila 600 euro, la spesa per la segreteria organizzativa sarà di 16 mila euro: 116 mila euro, 140 compreso di Iva. Con un altra atto la giunta ha approvato anche il consuntivo delle spese dello scorso Festino: 796 mila euro (388 mila a carico del Comune, 318 mila dai fondi Por): alla società Palermo Teatro Festival di Alfio Scuderi andranno, per pagare l´intero evento, 538 mila euro. Alla parrocchia della cattedrale 25 mila. Infine spesi 30 mila euro per associare il Comune all´associazione Asael, che rappresenta gli amministratori locali, e 9 mila per l´Unione degli assessorati comunali e provinciali.
(La Repubblica, 01 gennaio 2010)
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