Palermo, 23 novembre 2009 – Sarà inaugurata a gennaio a Campofranco, in provincia di Agrigento, la prima e più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici in thin film di silicio, e la terza in Europa, realizzata senza contributi pubblici dal gruppo Moncada Energy di Agrigento.
Produrrà i pannelli, da 6 metri quadri ciascuno, per le centrali fotovoltaiche progettate dalla Moncada in Sicilia. Sotto gli impianti saranno ospitati allevamenti biologici di polli, dal cui concime sarà ricavata altra energia. Uno di questi impianti, da 7 Mw, sta già sorgendo a livello sperimentale, all’interno di una delle fattorie eoliche del gruppo siciliano. Il principale ruolo del sito produttivo ipertecnologico sarà, nell’ambito del mercato delle energie alternative, quello di rendere nel tempo il fotovoltaico più conveniente rispetto all’eolico.
Infatti, questa tecnologia, che non impiega celle al silicio, ma il gas silano, rende indipendenti dalle speculazioni sulle materie prime e già oggi abbatte notevolmente i costi di produzione rispetto ai pannelli tradizionali. Grazie alla ricerca che sarà sviluppata dalla Moncada, entro il 2010 la combinazione fra raddoppio dell’efficienza dei pannelli e della loro produzione (obiettivo a regime è installare 100 Mw all’anno) farà raggiungere l’ambizioso traguardo della possibilità di produrre energie alternative ricavando utili anche senza incentivi. La fabbrica di Campofranco, estesa 25 mila metri quadri, è costata 85 milioni di euro (24 investiti dall’azienda, 5 dal gruppo Mps quale socio di minoranza e il resto dal gruppo Intesa Sanpaolo assistito dalla Sace). Contiene il massimo della tecnologia disponibile ad oggi al mondo, ma anche un centro di ricerca. L’iniziativa genera l’occupazione diretta di 130 fra ingegneri e tecnici e di 70 addetti dell’indotto, oltre a 40 di una ditta che produce le strutture di supporto dei pannelli: si aggiungono ai 220 dipendenti delle altre linee della Moncada (eolico, geotermico e biomasse).
Il gruppo Moncada negli ultimi due anni è passato da un fatturato di 40 milioni di euro agli attuali 80, e il traguardo per il 2010 è di 180 milioni. Si sta, infatti, completando l’ingente sforzo finanziario che ha messo in campo fattorie eoliche che a regime produrranno 350 Mw, generatori a biomasse per 44 Mw, impianti di produzione di olio vegetale, centrali fotovoltaiche e geotermiche: impianti e progetti che riguardano l’Italia, la Bulgaria, l’Albania, la Tunisia, gli Usa e il Mozambico, oltre ad una nuova fabbrica di turbine eoliche a Porto Empedocle e una distilleria a Sciacca. “Noi siamo fra i pochi in linea con l’indicazione del Piano energetico regionale – dice l’amministratore del gruppo, Salvatore Moncada – che stabilisce iter agevolati per le autorizzazioni a quegli impianti progettati da aziende dotate in Sicilia della ‘filiera’ completa. Infatti, noi progettiamo, costruiamo e installiamo direttamente le nostre centrali, producendo tutto in proprio. Eppure, a noi la Regione non riconosce questo iter agevolato, che invece riconosce ad altri operatori, che hanno solo annunciato un protocollo e che non hanno ancora realizzato la filiera”. “Chiederò al governatore Raffaele Lombardo – conclude Moncada – cosa ho sbagliato. E se la Regione continuerà a ritardare le autorizzazioni, installerò questi pannelli negli altri Paesi dove operiamo. Per la Sicilia sarebbe l’ennesima occasione perduta”.
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