Corleone - Presentato il libro di Pirgiorgio Morosini “Il Gotha di Cosa Nostra” Un’analisi della mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine. Nella sala dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, presso il complesso di San Lodovico sede del Centro Internazionale di Studio sulla Mafia e sui Movimenti Antimafia (CIDMA) sono intervenuti, oltre all’autore, il colonnello Teo Luzi, comandante dei Carabinieri della Provincia di Palermo, il magistrato Antonio Ingroia, il sindaco Nino Iannazzo, il giornalista Tony Mira (L’Avvenire), Maurizio Pascucci dell’Arci Toscana, e Lucio Guarino, direttore del Consorzio Sviluppo e Legalità, l’onorevole Salvino Caputo con numerosi sindaci del comprensorio. Dall’operazione Gotha che, dopo la cattura del boss Bernardo Provenzano, ha portato in carcere il boss Antonino Rotolo e decine di soldati, e dai colloqui del boss palermitano con i suoi luogotenenti, è emersa quella che, nella prefazione del libro, Francesco Forgione, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, definisce la nuova struttura di Cosa nostra che ha saputo creare un “vero e proprio sistema di relazioni sociali, economico imprenditoriali, politiche ed istituzionali, tese a traghettare Cosa nostra in un nuovo inabissamento e su una nuova dimensione finanziaria internazionale. “La contrapposizione tra Nino Rotolo ed i Lo Piccolo sul rientro degli scappati negli States, ha portato, e lo si evince dalle intercettazioni, ad un contrasto netto tra le due fazioni – ha spiegato Morosini - si può dire che “Prima dell’operazione gotha siamo stati alla vigilia di una vera e propria guerra di mafia che avrebbe insanguinato Palermo e la provincia intera e che è stata evitata grazie alle intercettazioni, che qualcuno oggi vuole vietare, ed all’operazione Gotha”. Per Antonio Ingroia il libro di Morosini mette in luce come Cosa nostra è oggi mafia finanziaria, mafia degli affari. La mafia che nella sua collocazione territoriale si è trovata in difficoltà in un momento di recessione economica, ha guardato oltre oceano pensando a grandi investimenti ed è per questo ha iniziato a riannodare i legami con le famiglie italo americane che gestiscono i grandi traffici di droga e di denaro”. Per Nino Iannazzo sindaco di Corleone è “ Il libro dà la dimensione reale della pericolosità di cosa nostra e fa riflettere sulle strategie per contrastare anche i capitali illeciti che derivano dal narcotraffico ed inquinano l’economia sana ”.
Cosmo Di Carlo
Nella foto (Di Carlo) da sinistra: il Comandante Provinciale dell’Arma Colonnello Teo Luzi, l’autore del libro Piergiorgio Morosini , il magistrato Antonio Ingroia
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