Ciotti: abbiamo fatto tutti insieme il nostro dovere. Di Maggio "la vera sfida comincia domani "
Prima non c’era, ora c’è. Apre le porte oggi in piazza Castelnuovo a Palermo la prima bottega in Sicilia nella quale si venderanno i prodotti delle cooperative che lavorano sui beni confiscati alle mafie. Dopo la nascita a Roma e Napoli delle botteghe che portano il marchio di Libera Terra, anche nel capoluogo siciliano prende il via - su un bene confiscato ad un boss di Brancacccio - il percorso che consentirà la vendita a dettaglio dei prodotti (pasta, ceci, olio, vini e quant’altro) che portano con se una vitamina in più, la vitamina L quella per la legalità. “Si tratta di un momento importante per tutto quello che concerne il progetto di riutilizzo sociale sui beni confiscati sulla città di Palermo - dichiara Valentina Fiore di Libera Terra – da oggi parte per noi la possibilità di avere uno spazio nel centro di una città come Palermo nel quale vendere i beni prodotti dalle cooperative che proprio qui hanno dato il via a questo percorso”. Un cammino che si è rivelato negli anni innovativo e vincente, a suo modo rivoluzionario - nella lotta a Cosa nostra. “Un centro come questo inoltre - continua Fiore - è l'occasione per far conoscere e diffondere quello che c’è dietro il singolo lavoro che produce questi alimenti biologici. Speriamo che questo centro diventi un punto di riferimento intorno al quale convogliare le energie dei palermitani, le loro iniziative culturali e sociali e tutte le forze positive della Sicilia e del resto dell’Italia”. E’ stato un percorso faticoso quello che vede oggi la luce ma come aveva sottolineato il presidente di Libera Don Luigi Ciotti - il 22 maggio scorso, giorno della consegna delle chiavi dell’immobile confiscato – “la presenza di questa Bottega qui in centro, su un bene confiscato, è un segno forte di Libertà”. Una libertà che deve essere liberata, aveva detto quel giorno ai giornalisti presenti Don Ciotti. (guarda video e videointerviste del 22 maggio scorso). Oggi all'inaugurazione il presidente di Libera ha invitato a tenere alta l'attenzione sulla situazione dei beni confiscati: "su 1091 aziende confiscate, 665 sono state chiuse e 257 sono ancora da assegnare; solo 64 sono sopravvissute: ''sono dati allarmanti che dovrebbero far riflettere''. Anche per questo l'apertura della bottega dei "Sapori e dei Saperi" - come conferma Umberto Di Maggio responsabile di Libera Palermo - è un tassello che deve segnare un momento di svolta, oggi più che mai necessario nella lotta a Cosa nostra in Sicilia. “Dal 22 maggio scorso quando abbiamo ricevuto le chiavi di questo immobile – dichiara Di Maggio - tutta la rete di Libera si è messa in moto per aiutarci; dal Piemonte, alla Toscana, dall’Emilia alla Sicilia, hanno fatto ciascuno la propria parte, economicamente e non solo”. L’immobile, un ex negozio di abbigliamento confiscato al boss Ienna, dopo anni dalla chiusura ha necessitato di una ristrutturazione che è costata circa 75.000 euro. I soldi sono stati raccolti su tutto il territorio nazionale da Libera grazie alla campagna di autofinanziamento. Presenti oggi all'inaugurazione anche il Sindaco Diego Cammarata, il Prefetto Giancarlo Trevisone, il questore Alessandro Marangoni, il procuratore capo Francesco Messineo e il vicedirettore di Banca Etica Gabriele Giulietti. “Questa bottega – continua Di Maggio - è un piccolo “miracolo” tutto umano, frutto di umiltà e lavoro quotidiano di tutti i ragazzi che ogni giorno si sono dati da fare perché la bottega oggi potesse aprire le porte a tutti i palermitani e alle autorità". "Questi prodotti devono far sentire alle mafie "il fiato sul collo" - dichiara Di Maggio - il circuito virtuoso di un'economia pulita fatti di prodotti come questi, competitivi per la qualità e superiori per la trasparenza etica del lavoro che li produce". La bottega di Palermo - lo ricordiamo - non sarà solo il luogo della vendita dei prodotti di Libera Terra, sarà anche un laboratorio aperto che consentirà di creare una rete di lavoro e scambio per la legalità. Al suo interno già presenti, a partire da stamani, un angolo di consultazione di libri (sul tema mafie e antimafie) un altro spazio per informazioni e comunicazioni su tutto il percorso che dal ’96 anima e sostiene giornalmente il lavoro dei ragazzi che lavorano sulle cooperative Libera Terra e tanti altri spazi per incontrarsi e confrontarsi. "Vorrei dire un grazie a tutti i ragazzi di Libera Palermo che si sono spesi in questi mesi – conclude Di Maggio – loro come me hanno accettato questa sfida – che si traduce giornalmente in: fatti e parole, gioie e fatiche. "Noi ci siamo- coscienti che questo è uno dei punti di svolta nella lotta alle mafie e alla mentalità mafiosa qui e nel resto del Paese". Noi ci siamo da domani, al fianco di ragazze e ragazzi di Libera Palermo. E voi?
NORMA FERRARA
Liberainformazione, 12 marzo 2009
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