Partecipo alla giornata della memoria ricordando i martiri della ferocia nazista e fascista su persone inermi colpevoli soltanto di appartenere ad una etnia, una religione, un gruppo politico, un genere sessuale. La memoria è necessaria dal momento che questa follia contro coloro che si ritengono diversi e come tali possono essere maltrattati o soppressi ritorna in Europa, nel nostro Paese, nel mondo. L'Italia ricorda l'Olocausto nel modo peggiore con leggi sulla sicurezza che stabiliscono una discriminazione in base all' appartenenza etnica: una discriminazione odiosa che si è abbattuta e si abbatte sui rom e sugli stranieri che, se clandestini, vengono puniti maggiorando la pena di un terzo. L'Europa che ha assistito inerte al massacro della popolazione palestinese ed in particolare dei bambini deve ricordare che la stessa indifferenza c'era tra gli abitanti delle città vicine al lagers nazisti e che per molti anni di guerra si finse di ignorare i campi di concentramento gremiti di milioni di infelici pur avendone notizia attraverso le fonti militari. Qualcuno sostiene che la memoria è dannosa perchè tiene vivo l'odio ed è spesso causa di nuove tragedie. Io penso che la memoria sia necessaria, perchè serve ad insegnarci quanto possa diventare mostruosa la creatura umana se drogata da ideologie suprematiste e avendo la forza militare per imporle. Voglio sperare che assieme alle persone soppresse a Buckenvald, ad Auschvitz e nei tanti campi di concentramento, noi italiani ricordiamo i lagers dove abbiamo soppresso migliaia di famiglie slave facendole morire di fame e di malattie o di percorse. Ricordiamo quindi non solo la ferocia nazista ma anche quella fascista verso popolazioni inermi della Jugoslavia e dell'Africa.
Pietro Ancona
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