Individuato un rifugio segreto nel quartiere Zen, a Palermo: trovati munizioni, droga ed un poligono di tiro sotterraneo. Il covo sarebbe stato utilizzato da boss e latitanti per sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine
PALERMO - La polizia ha scoperto un bunker sotterraneo all'interno del quale era stata realizzato un poligono di tiro: nel locale sono state trovate munizioni e diverse dosi di cocaina pronte per la vendita. Secondo gli inquirenti, attraverso la complessa rete di cunicoli che porta all'ambiente, boss latitanti potrebbero essere riusciti a sfuggire alla cattura.Il covo sotterraneo si trova nel quartiere Zen, ex feudo dei capimafia di S. Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Al rifugio gli agenti del Commissariato San Lorenzo sono giunti seguendo le tracce di un pregiudicato: Antonino Grimaldi, 29 anni.Perquisendo la sua abitazione, la polizia ha scoperto il passaggio segreto che portava direttamente al locale attraverso una serie di cunicoli e botole. L'uomo è stato arrestato e deve rispondere di detenzione di munizioni e spaccio di sostanze stupefacenti. Al rifugio si accedeva attraverso gli scantinati di uno dei tanti palazzoni del rione popolare palermitano. Impossibile l'ingresso agli estranei che dovevano superare un cancello azionabile solo attraverso un telecomando e poi una porta blindata. Nella stanza, ampia una ventina di metri quadrati con comodi divani, aria condizionata e lettori dvd, sono state trovate anche 100 dosi di cocaina confezionata per la vendita per un valore di 10mila euro e 7000 euro in contanti.Ad una decina di metri di profondità è stato persino scoperto un poligono di tiro fai da te: sulle pareti buchi di proiettili e, a terra, ancora i bossoli sparati. Per la polizia che l'ha scoperto durante un blitz a casa di Antonio Grimaldi sarebbe stato utilizzato per testare le armi. Forse anche dai sicari di Cosa Nostra."Complimenti al questore ed alla polizia di Palermo per la brillante operazione che scopre ed elimina un punto riferimento nel quartiere Zen": queste le parole del sen. Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali e componente della commissione Antimafia."Se qualcuno ne avesse dubitato, oggi c'è la conferma che, ancora, zone della città di Palermo - aggiunge - sono presidiate da una mafia che predispone di nascondigli, covi, vie di fuga ed un poligono sotterraneo di tiro. Dobbiamo tenere la guardia alta - conclude Vizzini - perché lo scontro è ancora duro e la vittoria finale passa per la cattura di tutti i latitanti, l'inasprimento del carcere duro e la confisca di tutti i beni dei mafiosi".
La Sicilia, 23/11/2008
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