Corleone (*codi*) Mille cittadinanze onorarie sono state conferite ieri dal sindaco Nino Iannazzo ai giovani Toscani che negli ultimi quattro anni hanno lavorato nei campi di lavoro, sui terreni confiscati ai boss di cosa nostra. Terreni una volta appartenuti a Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, a loro parenti e prestanome, sono diventati negli anni, grazie a questi giovani, vigneti e campi coltivati a frutta ed ortaggi che, attraverso una filiera solidale ed amica composta dalle associazioni antimafia che fanno capo a Libera, Arci, Cgil, Legacoop, fanno arrivare i frutti che hanno la vitamina “L” della Legalità in tutta Italia. Ogni giovane che ha lavorato o che lavorerà in futuro sui terreni tolti alla mafia sarà cittadino onorario di Corleone e riceverà a casa nei prossimi giorni una pergamena con l’onorificenza. Unitamente ai mille giovani altre due cittadinanze sono state conferite a Maurizio Pascucci dell’Arci Toscana, animatore ed anima del movimento che ha organizzato negli anni i campi di lavoro a Corleone ed a Calogero Parisi presidente della cooperativa “Lavoro e non solo”. Alla cerimonia di consegna delle onorificenze erano presenti il sindaco Nino Iannazzo, il presidente del consiglio Mario Lanza, gli assessori Pio Siragusa, Pippo Cardella, e Renato Di Miceli, rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia di Stato. “Abbiamo accolto con entusiasmo il suggerimento dei consiglieri comunali e del dottor Dino Paternostro – spiega il primo cittadino Nino Iannazzo - ritenendola un atto di concreta vicinanza e di ringraziamento ai ragazzi che ci aiutano a dissodare la terra confiscata ai boss di mafia e a far conoscere in Italia il nuovo volto di Corleone città che vogliamo libera dalla mafia e produttiva”. A ringraziare il sindaco anche la professoressa Maria Patrizia Peccianti che insegna diritto alla Scuola D’Arte: Duccio da Buoninsegna di Siena che, con i suoi studenti, ha concluso quest’anno il IV° campo di lavoro 2008. I giovani allievi dell’Istituto hanno portato in dono alla sede della cooperativa “Lavoro e non solo” dipinti e ceramiche da loro realizzate: “ E’ questa la miglior lezione di diritto che si possa fare”, ha detto. “Una cittadinanza che ci onora – ha detto Maurizio Pascucci, visibilmente commosso - e ci impegna a far si che Corleone sia in futuro sempre più capitale dell’antimafia”.
Cosmo Di Carlo
Nella foto (Di Carlo) un momento della consegna delle cittadinanze: da sinistra Maurizio Pascucci, Calogero Parisi, Maria Patrizia Peccianti, il sindaco Nino Iannazzo, ed il presidente del consiglio Mario Lanza.
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