sabato 20 ottobre 2007

Il grande poeta russo ha ricevuto a Vercelli il Premio alla Carriera




















Evghenj Alexandrovich Evtushenko è oggi, quel che si dice, un bel signore di 74 anni, con una voce possente ed uno sguardo penetrante.
Nato nel 1933 a Zimà, nella Siberia orientale dove, alla fine dell’800, i suoi nonni erano stati esiliati per tumulti contadini, oggi vive fra la sua Mosca e l’Università americana di Oklaoma dove insegna letteratura russa.
Voce solitaria contro lo stalinismo, la sua produzione poetica inizia nel 1952 e da allora i suoi versi sono stati tradotti in 72 lingue rendendolo famoso in tutto il mondo.
Nelle librerie italiane si possono acquistare i suoi libri: Poesie d’amore, La stazione di Zimà, Terza neve, Autobiografia ed ora, appena pubblicato da Interlinea, “Romanzo con la vita e altre poesie”. Il 4 ottobre scorso, a Vercelli, al Festival della Poesia Civile, gli è stato consegnato il premio alla carriera.
Il prestigioso riconoscimento è dedicato appunto ad una lunga e prestigiosa carriera in quanto Evtushenko è oggi fra i poeti russi contemporanei il più famoso nel mondo.
Con la sua poesia e la sua prorompente personalità, egli ha attraversato 50 anni di storia russa dal dopoguerra ad oggi, anni difficili e tormentati, che egli, anche esprimendo a voce alta il suo dissenso quando necessario, ha saputo vivere con intelligenza e lucidità guadagnandosi plauso e stima in tutto il mondo.
Proprio per il suo impegno e la sua coraggiosa presenza, il Festival della Poesia Civile ha costituito un’ottima occasione per consegnargli l’ambito riconoscimento.
Oltre che poeta, Evtushenko è anche attore, fotografo e regista e la sua voce ancor oggi affascina le platee.
Amatissimo dai giovani in tutta la Russia, le sue letture pubbliche di versi vedono sempre il tutto esaurito ed il pubblico, fra cui molti giovanissimi, gli chiedono il bis come si fa con i divi più noti.
Ha già in agenda per il 12 dicembre prossimo allo Stadio Olimpico di Mosca una lettura di poesie di fronte a 20.000 spettatori.Un così alto numero di biglietti già venduti incoraggia quanti credono non solo nel futuro della poesia ma anche nella sensibilità artistica e nella cultura del popolo russo.
Il III Festival della Poesia Civile di Vercelli, la più importante manifestazione nazionale del settore, che fra le numerose collaborazioni vede anche l’Associazione antimafia “ Libera”, lo ha festeggiato nella serata inaugurale del 4 ottobre, con un caloroso abbraccio mentre lui timidamente ricambiava commosso regalando alla città i suoi versi più famosi.
Come a Mosca, anche a Vercelli, il pubblico in piedi gli ha chiesto più volte di recitare ancora e lui ha ricambiato generoso e visibilmente emozionato.
Il suo “ Romanzo con la vita”, pubblicato per l’occasione dalla casa editrice Interlinea con delle poesie inedite da lui stesso selezionate per il pubblico italiano, è andato a ruba e lui con pazienza affettuosa ha firmato centinaia di dediche.
A presentarlo in un’indimenticabile serata italiana, oltre a Giovanna Ioli dell’Università di Torino, il famoso italianista Evghenj Solonovich e Giovanni Perrino che assieme a lui ha letto in italiano i suoi versi.
20 ottobre 2007

NELLA FOTO: a destra, il grande poeta russo Evghenj Alexandrovich Evtushenko mentre recita a Vercelli alcuni testi poetici con Giovanni Perrino.

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