domenica 21 ottobre 2007

Corleone, qualche proposta per il bilancio 2008

di DINO PATERNOSTRO

In questi giorni a Corleone, pare che l’amministrazione Iannazzo stia lavorando per la predisposizione del bilancio di previsione 2008. Certo, sarebbe un bel traguardo poterlo esaminare ed approvare entro il prossimo 31 dicembre, senza la necessità di ricorrere all’esercizio provvisorio. Per riuscirci, però, ci vuole visione programmatica da parte dell’amministrazione comunale, che dovrebbe avere quattro-cinque idee chiare su cui investire, chiamando al confronto aperto le organizzazioni sindacali e professionali e i gruppi consiliari. Però, non con atteggiamenti del tipo: «Ah Frà, che te serve???...», che pare stiano diventando la regola. Ai consiglieri comunali (almeno speriamo) non dovrebbe servire niente, se non la consapevolezza di dare un contribuito per lo sviluppo produttivo nella legalità e per il funzionamento di quei servizi, che guardino sempre ai ceti sociali più deboli.
Almeno, noi la pensiamo così. E siamo disposti al confronto solo in quest’ottica. A noi interessa che sia avviato il mercato ortofrutticolo, che si provi a far funzionare il caseificio, che si pensi alla grande viabilità, che si pensi ai ceti sociali più deboli.
Per esempio, che senso ha – come ha fatto l’amministrazione comunale con delibera n. 278 del 17.10.2007 – concedere a 33 cittadini che ne hanno bisogno e possiedono i requisiti un contributo per l’affitto della casa d’abitazione relativo all’anno 2005 pari al 28% di quanto ciascuno di loro ha richiesto. E questo perché la Regione ha finanziato al comune solo 9.901,84 euro, a fronte dei 34.733,44 necessari. Sarebbe stato così difficile trovare nelle casse comunali 24 mila euro per dare il contributo “pieno” a tutte le famiglie? E’ una questione di scelte. Come quella, altrettanto sbagliata, che l’amministrazione Iannazzo ha fatto per la refezione scolastica. Siccome in bilancio non ha somme sufficienti (di solito in bilancio si trova quello che si mette, o no?) per iniziare la refezione ad ottobre e finire a maggio, ha dato mandato agli uffici di iniziarla a fine novembre e di terminarla ad aprile. Non sarebbe stato più giusto incrementare la dotazione finanziaria e consentire il regolare svolgimento della refezione scolastica?
Sono le nostre domande così banalmente semplici, che non sarebbe neanche il caso di scrivere. Purtroppo, bisogna farlo perché a Corleone gli amministratori pensano al “altro” rispetto ai servizi per le scuole e per i cetyi sociali più deboli. Ci batteremo per invertire questa impostazione. Con molto realismo, senza illusioni, ma con grande determinazione
d.p.
22 ottobre 2007

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