08/09/2007
sabato 8 settembre 2007
Palermo. Giornalisti, politici e società civile marciano a fianco di Lirio Abbate
PALERMO - Diverse centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata per testimoniare solidarietà a Lirio Abbate, cronista dell'Ansa, vittima di intimidazioni. Presenti politici, cronisti, sindacalisti ed esponenti della società civile. I sindaci di Palermo e Castelbuono, comune di nascita di Abbate, hanno inviato i gonfaloni delle città per dimostrare solidarietà."Ringrazio tutti per la solidarietà e l'affetto che mi sono stati dimostrati ed in particolare i colleghi che ogni giorno insieme a me sono impegnati a raccontare la cronaca di questa Palermo e di questa Sicilia": queste le parole del cronista, Lirio Abbate, durante la marcia di solidarietà per le strade di Palermo."La manifestazione dimostra che la libertà di stampa è una libertà inalienabile. L'unico modo di fare giornalismo è quello di Lirio Abbate". Lo ha affermato il presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, poco prima della partenza del corteo radunatosi in piazza Croci."La minaccia al cronista Lirio Abbate non è caduta nel vuoto. La reazione della società si sta dimostrando forte e decisa". Lo ha detto il vice presidente della commissione nazionale antimafia Giuseppe Lumia che ha proseguito: "Adesso è il momento della politica. Dobbiamo colpire i mafiosi prima che loro possano colpire noi".Parole fraterne sono arrivate dal direttore responsabile dell'Ansa, Giampiero Gramaglia: "Siamo qui per portare solidarietà e, noi dell'Ansa, anche la nostra amicizia e ammirazione, a Lirio Abbate per il coraggio con cui affronta questo difficile momento"."Quella di oggi è la testimonianza della città sana - ha dichiarato il sindaco di Palermo, Diego Cammarata - che ha sempre reagito con dignità e determinazione nei momenti in cui ha subito la violenza. Le istituzioni ci devono seguire e far crescere per sperare in un futuro che faccia della battaglia per la legalità un valore essenziale"."Quello che mi ha colpito di più è che oggi in piazza, a Palermo, sono scese tante mamme con i loro bambini". Lo ha dichiarato Enzo Iacopino, segretario nazionale dell'Ordine dei giornalisti. "Manifestazioni come questa - ha proseguito - possono essere una risorsa prodigiosa per una maggiore consapevolezza collettiva"."La difesa dei diritti dei cittadini e della libertà di informare sono i baluardi di un giornalismo di verità che non può e non vuole accettare ricatti e condizionamenti". Lo dicono, in una nota, il presidente della Fnsi Franco Siddi e il segretario generale aggiunto Luigi Ronsisvalle. "I giornalisti siciliani sono da sempre schierati in prima linea - aggiungono - in una battaglia mai conclusa e alla quale - nonostante il pesante sacrificio di vite umane già sofferto - non intendono rinunciare, anche a costo di pagare altri pesantissimi prezzi in termini personali. Un impegno quotidiano nel raccontare e testimoniare, con professionalità e onestà, la realtà di una terra complessa e difficile, dove il potere mafioso cerca di incunearsi a forza"."Il sindacato unitario dei giornalisti italiani - concludono - che ha aderito alla manifestazione di oggi a Palermo, è da sempre schierato al fianco di colleghi come Lirio Abbate che della testimonianza della verità hanno voluto fare una ragione professionale e di vita, disposti a non abbassare mai la testa e a lavorare difendendo a ogni costo il senso dell'onore".
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