lunedì 17 settembre 2007

Ospedale di Corleone: il documento della Funzione Pubblica Cgil di Palermo



FEDERAZIONE PROVINCIALE LAVORATORI FUNZIONE PUBBLICA
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Al Direttore Generale dell’Azienda USL 6
Al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Corleone
e p.c. All’assessore Regionale per la Salute

OGGETTO: proclamazione stato di agitazione del personale e manifestazioni di protesta.

La CGIL, nel corso dell’assemblea dei lavoratori dell’ospedale di Corleone, di Venerdì 14 settembre 2007, ha proclamato lo stato di agitazione del personale e indetto due manifestazioni di protesta da tenersi, la prima, mercoledì 26 settembre 2007, alle ore 10.00, presso la direzione sanitaria dell’ospedale, la seconda, in assenza di risultati, in data da fissare, presso la Direzione Generale dell’Azienda, in via Cusmano, a Palermo.
Le iniziative sono finalizzate al rispetto degli impegni assunti dal Direttore Generale per dare soluzione ai problemi che compromettono la qualità dell’assistenza sanitaria e il funzionamento della struttura. A più di due mesi dall’ultimo incontro sindacale le condizioni dell’ospedale sono peggiorate. La sala operatoria di chirurgia , chiusa a gennaio per manutenzione, non è stata ancora riaperta, la nuova ala dell’ospedale non viene attivata, il personale infermieristico, socio-sanitario ed ausiliario necessario per garantire i livelli essenziali di assistenza non è stato reperito. Le disposizioni di servizio del direttore sanitario, che trasferivano a Corleone alcuni infermieri da Palazzo Adriano, sono state inspiegabilmente bloccate per le pressioni politiche di alcuni deputati regionali. Molti operatori non sono riusciti a fruire compiutamente delle ferie estive e hanno accumulato decine di ore di straordinario, che vanno ad aggiungersi a quelle già fatte e non pagate degli anni precedenti. La stanchezza, la sfiducia e l’esasperazione crescono pericolosamente.
Il Direttore Generale in visita, nei giorni scorsi, all’ospedale ha incontrato i primari per tranquillizzarli, ma non ha voluto incontrare il restante personale e non ha sentito il bisogno di convocare le organizzazioni sindacali per riprendere il confronto e comunicare i motivi del mancato rispetto degli impegni assunti. La CGIL di fronte a questa situazione, mentre auspica un immediato miglioramento delle relazioni sindacali, si vedrà costretta, in assenza di segnali positivi e di risultati concreti, ad intensificare le iniziative di lotta.
Il Segretario Fp-Cgil
(Mario Scialabba)

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