venerdì 24 agosto 2007

E' morto a Roma l'ex segretario generale della Cgil. ADDIO, BRUNO!

Bruno Trentin non c'è più. L'ex segretario generale della Cgil ci ha lasciati ieri, il 23 agosto 2007, a 81 anni. Trentin si e' spento per una polmonite resistente alla terapia antibiotica e per una febbre intrattabile, aggravata da una carenza immunitaria legata al grave trauma cranico subito un anno fa.'Esprimo il dolore mio e di tutta la Cgil per la scomparsa di Bruno Trentin'': con queste parole il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, saluta un ''protagonista'' della storia della Cgil a cui, dice il leader sindacale, ''lascia una lezione di grande rigore morale, coerenza e autonomia difese con intransigenza, di attenzione ai valori sociali e di difesa del valore della confederalita'''. ''Bruno ha rappresentato in tutto il dopoguerra un punto di riferimento fondamentale nella lotta per la democrazia, l'uguaglianza sociale e per i diritti del mondo del lavoro. Si puo' dire che non c'e' pagina nella storia della Cgil e del movimento sindacale italiano in cui non sia stato protagonista. Il piano per il lavoro, la programmazione economica, la centralita' del Mezzogiorno, le lotte operaie dell'autunno caldo, la stagione del sindacato dei diritti, gli accordi fondamentali del '92 e del '93 lo hanno visto protagonista indiscusso'', ricorda Epifani. Alla Cgil, aggiunge Epifani, ''Bruno lascia una lezione di grande rigore morale, coerenza e autonomia difese con intransigenza, di attenzione ai valori sociali e di difesa del valore della confederalita'. A lui deve molto non solo la Cgil ma l'insieme del movimento dei lavoratori, le forze politiche del Paese e le altre organizzazioni sindacali verso le quali ebbe sempre una grande attenzione unitaria a partire dall'esperienza dei metalmeccanici''. La Cgil si stringe ''vicino alla famiglia e a Marie ed esprime il suo cordoglio e fara' di tutto perche' il suo esempio e la sua figura restino come punto di riferimento per le nuove generazioni''.Innumerevoli i messaggi di cordoglio e i ricordi espressi da dirigenti politici e sindacali, e dalle più alte cariche istituzionali. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla moglie Marcelle e ai figli un messaggio di affettuosa solidarieta', in cui ricorda di essere stato legato a Trentin per decenni da una amicizia rinnovatasi ancor piu' da vicino nella comune partecipazione al Parlamento Europeo: ''Scompare con Trentin - afferma il presidente della Repubblica - un grande protagonista delle battaglie del mondo del lavoro, del processo di autonomia e di unita' del sindacato, della storia democratica del Paese dagli anni della Resistenza alle lunghe stagioni della costruzione e dello sviluppo dell'Italia repubblicana cui fino alla fine ha dedicato le straordinarie risorse della sua intelligenza, del suo impegno civile e sociale e della sua moderna visione degli interessi generali della Nazione''.Bruno Trentin, era nato a Pavie, in Francia, il 9 dicembre 1926, dove il padre Silvio Trentin (giurista e avvocato antifascista) aveva scelto l'esilio dall'Italia con la sua famiglia.Laureato in giurisprudenza, ha studiato anche presso la Harvard University, per poi tornare in Francia nel 1941, dove ha combattuto la Repubblica di Vichy. Dal 1943 al 1945 ha preso parte alla Resistenza, sia in Francia che in Italia, dove ha militato nelle formazioni partigiane di "Giustizia e Liberta" alla cui fondazione ha contribuito, assumendo nel 1944 il comando di una brigata.Nel 1949 si è iscritto alla Cgil, iniziando a lavorare nell'Ufficio studi economici. L'anno dopo è entrato nel Partito comunista italiano, diventando membro del Comitato Centrale dal 1960 al 1973: con il Pci è stato eletto consigliere comunale a Roma (1960-1973) e deputato nazionale (1962-1972).Nel sindacato è stato eletto vicesegretario nel 1958, mentre dal 1962 è stato segretario generale della Fiom, mantenendo l'incarico, assieme a quello di segretario generale della Federazione unitaria della metallurgia (Flm), fino al 1977. In quell'anno è diventato segretario confederale della Cgil nazionale.Eletto segretario nazionale della Cgil il 29 novembre 1988, succedendo a Pizzinato, ha ricoperto l'incarico fino al 30 giugno 1994. Nel 1993 ha stipulato con Cisl e Uil lo storico accordo sulla politica dei redditi che pose termine al sistema della scala mobile.Negli anni successivi Trentin ha assunto la responsabilità dell'Ufficio programma della Cgil, carica ricoperta fino all'elezione al Parlamento europeo nel giugno 1999. Nel Parlamento europeo è stato membro della Commissione per i problemi economici e monetari, membro sostituto della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali, membro della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese.Membro anche del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), il 25 gennaio 2002 è stato eletto deputato nelle liste dei Democratici di Sinistra, divenendo presidente della Commissione nazionale per il Progetto. Ha scritto tre libri: Lavoro e libertà (1994), Il coraggio dell'utopia (1994), La città del lavoro (1997).

http://www.rassegna.it/2007/video/articoli/trentin.htm
(www.rassegna.it, 24 agosto 2007)

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