mercoledì 1 agosto 2007

Ato rifiuti, Di Benedetto (DS): “Dovevano essere dimezzati entro maggio. Colpevole ritardo del governo Cuffaro”

“La colpevole inerzia del governo Cuffaro, che avrebbe dovuto dimezzare il numero degli Ato rifiuti in Sicilia entro la prima metà di maggio, permette il mantenimento di un sistema clientelare che fa lievitare i costi per i cittadini senza minimamente migliorare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
Lo dice il deputato regionale DS Giacomo Di Benedetto, che ha presentato una interrogazione urgente al presidente della Regione, nella quale si chiede inoltre di “predisporre un’indagine per accertare se le società d’ambito siciliane hanno rispettato l’evidenza pubblica delle procedure previste per le assunzioni di personale”. Il numero degli Ato deve passare dagli attuali 27 a 14.
“In base ad un articolo della scorsa finanziaria regionale - prosegue Di Benedetto - entro la prima metà di maggio si sarebbe dovuto ridurre il numero degli Ato e si sarebbero dovuti individuare i nuovi ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani, ma ancora nulla è stato fatto. La permanente inattività da parte del Governo continua a consentire il perpetrarsi di una situazione ormai insostenibile che produce danni nei confronti dei cittadini e degli enti locali, con canoni esosi e città sporche”.
Nell’interrogazione Di Benedetto chiede di sapere “se l’Agenzia per i rifiuti e per le acque ha individuato i nuovi ambiti nei termini previsti dalla legge e quali ragioni ritardano la predisposizione del decreto conseguente”. Il deputato regionale DS chiede infine di conoscere la percentuale di raccolta differenziata in atto in Sicilia in ciascuna società d’ambito.

IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE

INTERROGAZIONE
urgente

Al Presidente della Regione

Ricordato che nella legge regionale n. 2 dell’8 febbraio 2007, all’articolo 45, venivano indicate le procedure e i tempi per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani;

Osservato che in tale articolo si specificava (comma 1 secondo capoverso) che “i nuovi ambiti territoriali ottimali sono individuati, entro 90 giorni, dall’Agenzia per i rifiuti e le acque (…) in numero (…) pari a 14”;

Constatato che dalla data di pubblicazione ad oggi sono trascorsi ben più di 90 giorni senza che si sia avuto notizia del decreto del Presidente della Regione per la riperimetrazione degli ATO;

Visto che l’iter di tale decreto prevede una precedente delibera della Giunta regionale, “sentita la competente commissione legislativa dell’ARS” e visto che a tutt’oggi nessuna nuova ipotesi di riperimetrazione degli ATO rifiuti è pervenuta alla suddetta commissione;

Considerato che il parlamento regionale con l’approvazione dell’art. 45 della l.r. n. 2 dell’8 febbraio 2007 ha inteso porre rimedio allo stato di inefficienza e di sprechi che ha caratterizzato l’assetto e la gestione degli Ato rifiuti nella nostra regione;

Rilevato che la permanente inerzia da parte del Governo continua a consentire il perpetrarsi di una situazione ormai insostenibile e che produce danni nei confronti dei cittadini e degli enti locali, con canoni esosi e città sporche;

per sapere

se l’Agenzia per i rifiuti e per le acque ha individuato i nuovi ambiti nei termini previsti dalla legge;

quali ragioni ritardano la predisposizione del decreto conseguente e, precedentemente la delibera di Giunta, la trasmissione delle ipotesi formulate alla competente commissione dell’ARS;

se non ritiene di predisporre una indagine al fine di rilevare se le società d’ambito siciliane hanno rispettato l’evidenza pubblica delle procedure previste per le assunzioni di personale dal comma due del sopraccitato articolo 45 della l.r. 2/07;
quali procedure, ad oggi, l’Agenzia delle acque e dei rifiuti ha messo in opera per ottemperare a quanto previsto dal comma 3 dell’art. 45 l.r. 2/07 per la raccolta differenziata così da raggiungere gli obiettivi lì indicati, e cioè che “la percentuale di raccolta differenziata non potrà essere inferiore al 20 per cento per l'anno 2007, al 30 per cento per l'anno 2008, al 50 per cento per l'anno 2009 e al 60 per cento per l'anno 2010, nel rispetto dell'intesa di cui all'articolo 205, comma 6, del D. lgs. n. 152 del 2006”;

qual è la percentuale di raccolta differenziata in atto in Sicilia in ciascuna società d’ambito.

Palermo, 25 luglio 2007 Di Benedetto

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