lunedì 29 novembre 2010

La lotta per i diritti, da Nord a Sud, a Corleone

di DINO PATERNOSTRO
A Narni (Terni) con i dirigenti dell'Arci
Abbiamo trascorso un fine settimana molto intenso, tra il viaggio a Narni (Terni) per un corso di formazione dell’Arci (venerdì), la manifestazione nazionale della Cgil a Roma per i diritti e il futuro (sabato), e l’iniziativa a sostegno di Telejato e Pino maniaci a Partinico (domenica). E domani (lunedì) si ricomincia con la manifestazione per il rilancio dell’ospedale. Stanco? Assolutamente, no. Impegnarsi per le cose in cui si crede è la più grande soddisfazione per ciascuno di noi. E noi crediamo che l’Italia tutta intera debba combattere le mafie, sostenere le persone oneste, costruire lavoro e sviluppo nella legalità. Per questo abbiamo accettato di svolgere una relazione al corso di formazione per volontari, organizzato dall’Arci di Narni-Amelia-Terni, a sostegno del progetto “Liberarci dalle spine”. E abbiamo scoperto (insieme alla temperatura di 3 gradi di Narni, brrrr…) che anche in Umbria vi sono beni confiscati alle associazioni criminali e realtà associative come Arci e Libera che cercano di sensibilizzare i cittadini, spiegando loro che le mafie non risparmiano nessun angolo del Paese.

A Roma con la Cgil
Sabato mattina a Roma (quanti eravamo? Tanti, tantissimi…) Susanna Camusso, al suo debutto alla guida della Cgil, ha mandato una “lettera aperta” al governo Berlusconi e agli imprenditori: “O date risposte concrete ai lavoratori, ai pensionati e ai giovani disoccupati e precari, oppure sarà sciopero generale!”. E i lavoratori, i pensionati e i giovani (anche tanti giovani migranti) hanno manifestato con tanta grande serena determinazione, per dire che l’Italia è e dev’essere sempre più e meglio “una repubblica fondata sul lavoro”.


A Partinico con Telejato e Pino Maniaci
Domenica mattina, invece, insieme a tante associazioni (alcune provenienti dal Continente), abbiamo manifestato a Partinico a fianco della piccola-grande Telejato e al suo direttore Pino Maniaci, continuamente oggetto di minacce da parte della mafia. Anche questa una manifestazione molto combattiva, per dire che alla fine vinceremo noi società civile e non il (come dice maniaci) P.d.M. (Pezzi di Merda).

Ci prepariamo, infine, alla manifestazione per fermare il depotenziamento dell’ospedale dio Corleone, che si svolgerà domani mattina. Ad organizzarla un cartello di amministratori locali, sindacati e associazioni davvero vasto ed articolato, senza differenziazioni di natura politico-partitica. La novità sta nell’adesione della segreteria provinciale del Pd alla manifestazione. Non era scontata, dato il sostegno dei democratici al governo Lombardo. Il fatto che sia venuta va a merito del nuovo segretario, Enzo Di Girolamo, che ha scelto di privilegiare il merito dei problemi (la necessità, cioè, di non privare un territorio come il nostro di servizio sanitari indispensabili), piuttosto che le logiche di schieramento. È questo il Pd che ci piace. Adesso, però, dopo la partecipazione popolare (che speriamo domani sia massiccia) alla manifestazione, bisogna aprire subito un confronto serio, sereno e concreto con l’Assessore regionale alla Salute e il Direttore generale dell’Asp di Palermo. Senza strumentalizzazioni politiche, che non interessano i cittadini. E chiediamo a Enzo Di Girolamo e al Pd di darci una mano. All’assessore Russo e al direttore Cirignotta di ascoltarci. (d.p.)

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