domenica 26 settembre 2010

CI SCRIVONO. Ancora su piazza Falcone e Borsellino e il calcetto

Ill.mo direttore, mi chiamo Calogero Vintaloro e sono un partecipante ad entrambe le discipline. Non è possibile che da quattro anni a questa parte Lei non si sia mai degnato di scrivere qualcosa di positivo sul Torneo di calcio e volley: su come tale manifestazione aiuti la gente a crescere, socializzare, confrontarsi, scambiare idee, abbracciare partecipanti dei paesi limitrofi. Corleone deve avere sempre la solita denominazione? Facciamoci conoscere anche per qualcos'altro!! Non solo, pensi pure agli introiti che tale manifestazione porta nelle tasche delle attività commerciali adiacenti e non. La "piazza verde" crea un movimento ecomonico e partecipativo, attivo e non, che soltanto chi è abituato ad avere i "paraocchi" non riesce a vedere. Per esempio, non Le ho mai visto scrivere un articolo sulla squadra di cui faccio parte e che ha vinto le ultime tre edizioni del torneo di calcetto, ma soltanto critiche, critiche ed ancora critiche!! Ah! Già vero, Lei non condivide lo svolgersi delle partite nella piazza, quindi non ha alcun senso elogiare chi partecipa e si diverte. Un mese all'anno(quest'anno soltanto una decina di giorni) non credo sia un danno mortale per i "lamintusi" su tale manifestazione, che poi sono i primi come la signorina Pecorella a venirsi a guardare le partite. Lei ha ragione sul fatto che alcune discipline debbano svolgersi nei luoghi adatti ma il torneo in piazza Falcone-Borsellino è come mangiare la pasta al forno anzichè la solita minestra. Intende vero? E lo dimostra il numero di squadre, iscrittesi anche per poter giocare "ravanti a villa". Se partecipasse anche Lei o qualcuno dei Suoi figli sono sicuro che la Sua opinione sarebbe completamente diversa. Sia più clemente nelle Sue critiche e non guardi sempre il lato politico e negativo delle cose. A questo punto, seguendo i Suoi ragionamenti, non dovrebbe svolgersi più il carnevale, che blocca tutte le vie principali e rirmpie la piazza di coriandoli. Le porto un esempio: il sottoscritto e tanti altri non condividono la passione per rally e per le manifestazioni equine eppure non ci siamo messi mai a criticare niente o minacciare nessuno (non mi riferisco a Lei) perchè siamo consapevoli del fatto che un'amministrazione comunale debba poter accontenatare le passioni dei propri cittadini. Scritto ciò, gradirei che Lei pubblicasse il mio commento e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Calogero Vintaloro

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