La CGIL ritiene che l’ospedale Ingrassia abbia bisogno di un confronto vero fra le parti per sviluppare un impegno volto a migliorare e valorizzare il suo ruolo nella rete ospedaliera dell’ASP e della città di Palermo. Occorre evitare il rischio che la struttura si configuri, sempre di più, come “l’Ospedale di Monreale”.
Un piccolo ospedale per una piccola popolazione e per gli amici e conoscenti di questo o quel primario. La CGIL individua, fra l’altro, due grossi nodi da affrontare. I locali obsoleti che richiedono continui interventi di manutenzione, garantiti, assai spesso al di fuori di un progetto generale. L’ospedale è stato in questi anni un cantiere continuo con grande fortuna per le imprese appaltatrici e notevoli disaggi per malati e cittadini. Strutture vecchie e spazi angusti limitano l’attività di reparti e servizi. Dal pronto soccorso al laboratorio d’analisi, alla radiologia. L’attività di due reparti la chirurgia e l’ortopedia è attualmente bloccata per la chiusura della sala operatoria di ginecologia e la conseguente confluenza di tutta l’attività operatoria nell’unica sala operatoria rimasta, quella utilizzata dai citati reparti, anch’essa sottoposta, peraltro, a lavori di manutenzione. Altra questione rilevante è costituita dalla carenza di operatori e da una gestione assai discutibile del personale. Mancano infermieri, operatori sociosanitari, ausiliari e in alcune realtà anche medici. I turni di diversi reparti molto spesso sono garantiti con la presenza di un solo infermiere e comunque con un numero di operatori insufficiente alle esigenze minime. In tali condizioni anche le fisiologiche assenze per ferie o malattia, rischiano di pregiudicare quotidianamente i turni di lavoro e il normale andamento dell’attività. I lavoratori di diversi reparti sono sottoposti a carichi di lavoro eccessivi e a ritmi molto stressanti, condizioni inammissibili da tutti i punti di vista, pericolosi per la salute propria e per la sicurezza degli ammalati. La gestione del personale non segue criteri di trasparenza e non si caratterizza per il rispetto delle regole. Tale situazione condiziona anche la libera iscrizione al sindacato e favorisce fenomeni come la delega di scambio. L’affidamento delle funzioni di coordinamento del personale del comparto nella stragrande maggioranza dei casi è avvenuta al di fuori delle norme contrattuali e dei regolamenti aziendali. La CGIL nel segnalare, anche se in forma poco organica, questi aspetti, si dichiara disponibile a fornire il proprio contributo per il superamento di questi limiti e per la crescita dell’efficienza e dell’efficacia dell’ospedale. La CGIL coglie l’occasione, infine, mentre nel paese è in corso lo sciopero dei medici contro la manovra economica del governo, per sottolineare che le misure in essa contenute, dal blocco dei contratti al differimento dei pensionamenti, dal blocco delle assunzioni alla riduzione delle risorse per gli incarichi a tempo determinato non saranno d’aiuto per la soluzione dei problemi dell’Ospedale Ingrassia e della sanità più in generale.
Palermo lì 19/07/2010
Il Segretario: Mario Scialabba
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