"Abbiamo un'occasione storica. Non fare il Partito del Sud sarebbe criminale. Per crearlo sono disposto a uscire dal Pdl. Non si può stare con un piede in due scarpe. Se il Partito del Sud lo facesse il Pdl sarei felice, ma non sarà così". Gianfranco Miccichè ha rotto gli indugi. Dopo l'ultimo appello lanciatogli dal governatore siciliano Raffaele Lombardo (Mpa), il sottosegretario e fondatore del Pdl Sicilia ha annunciato che sarà della partita. Lo ha fatto al convegno organizzato dal Mpa all'hotel Villa Igiea di Palermo su "Regioni, riforme e autonomie". "Deve essere pronto per le prossime politiche - ha aggiunto Miccichè - questo è l'importante. Dobbiamo partire con il piede giusto e in Sicilia dobbiamo ottenere il 40%". Quanto ai rapporti con il Pd, finora uno degli scogli più difficili da superare, ha sottolineato: "Per fare il Partito del Sud posso sopportare anche Lumia e Cracolici". Adesso, ha concluso, "tocca a Lombardo: dobbiamo puntare alla qualità con una classe dirigente straordinaria. Facciamo la rivoluzione".
In mattinata, proprio Lombardo aveva detto: "La formazione del Partito del Sud non dipende solo da me, sentiamo cosa ne pensa Miccichè". E il governatore è stato accontentato. Ma incassato l'ok del sottosegretario alla Presidenza, Lombardo ha rilanciato chiedendo di accelerare i tempi. "Non possiamo più ritardare il nostro percorso politico del Partito del Sud", ha affermato Lombardo. "In questi giorni - ha aggiunto - abbiamo quasi ufficializzato la nascita di questo forte soggetto politico. Dobbiamo scendere presto in campo, anche prima delle politiche. Per impedire, per esempio, l'approvazione dei decreti attuativi del federalismo fiscale voluta dalla Lega. Ci dobbiamo sbrigare".
Schifani. "Personalmente sono sempre stato e continuo a essere convinto che il sud vada tutelato attraverso l'impegno dei parlamentari del Mezzogiorno, di qualunque area politica essi siano. Esiste il Parlamento, esiste un governo con ministri del sud che quotidianamente si possono impegnare per tutelare il Mezzogiorno". Così, il presidente del Senato Renato Schifani, ha bocciato l'idea del Partito del Sud.
Lumia. "Se il Partito del Sud servirà a spezzare i vecchi schemi della politica nel suo ruolo di intermediatore burocratico clientelare e a dare vita a una nuova classe dirigente che sappia costruire legalità e sviluppo, potrà essere l'occasione per intraprendere insieme con il Pd un percorso politico comune", ha affermato il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "Oggi siamo di fronte a un'unità d'Italia sbagliata - ha aggiunto - con un Nord che investe e cresce e un Sud che consuma e si organizza in modo assistenziale. Il Partito del Sud ha senso solo se servirà a spezzare il sistema clientelare e spesso affaristico mafioso alla base di questo divario".
(La Repubblica, 13 marzo 2010)
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