Al Sindaco del Comune di Corleone
Antonino Iannazzo
Al Presidente del Consiglio Mario Lanza
All’Assessore alle politiche giovanili
Carlo Vintaloro
Al Presidente della Consulta Giovanile
Liborio Gennaro
Oggetto: Dimissioni da membri della consulta giovanile da parte del circolo Corleone Dialogos e dell’Osservatorio Politico “Oltre il Muro”
L’Osservatorio Politico “Oltre il Muro”, prima, e l’associazione Corleone Dialogos, in seguito, hanno proposto e sostenuto l’approvazione della Consulta Giovanile nel Comune di Corleone. Lo statuto da noi redatto e concordato con l’allora assessore alle politiche giovanili, oggi Sindaco, Iannazzo è stato approvato in Consiglio Comunale nel 2008. Così la Consulta è divenuta un organo della nostra città. Di certo mai avremmo pensato di dovere ammettere nel bilancio sociale delle attività dell’anno 2009 di Corleone Dialogos che: “la Consulta non ha funzionato per molteplici cause, ma anche per responsabilità nostre”. Questo significa assunzione di responsabilità di un’associazione seria e coerente. Avendone preso atto abbiamo, da ottobre ad oggi, cambiato rotta attraverso una politica di rivendicazione delle prerogative della Consulta e contemporaneamente si sono adottate una serie di proposte da mettere in atto.
Parte avversa è stato il Comune di Corleone che fino ad oggi ha considerato la Consulta Giovanile come un ostacolo, uno strumento che può servire quando conviene, come comitato feste o per scegliere il cantante da portare ecc…... Fino ad oggi, a differenza nostra, né il Sindaco Iannazzo, né il Presidente del Consiglio Lanza né l’assessore Vintaloro si sono assunti le proprie responsabilità, per non avere voluto dare spazio ai giovani e per non aver dato la possibilità alla Consulta di ottemperare al ruolo principale che è quello di esprimere pareri – obbligatori anche se non vincolanti – sulle proposte di deliberazione relative agli argomenti sopra indicati ed in generale alla condizione giovanile. Tale possibilità avrebbe permesso alla Consulta di avere cognizione delle politiche giovanili del Comune di Corleone e quindi di avere gli strumenti cognitivi per poter proporre e divenire protagonista delle scelte degli atti amministrativi che riguardano i giovani corleonesi.
Tutto questo ha anche portato un clima pesante all’interno della Consulta che ,a volte, ha minacciato di intaccare i rapporti personali dei vari membri della stessa.
L’ennesima offesa istituzionale ,da parte dell’amministrazione comunale, è arrivata in occasione dell’organizzazione del carnevale 2010, quando la stessa ha inviato il programma della manifestazione dopo che sostanzialmente era stato tutto già deciso. Ciò dimostrato dalla pubblicazione dello stesso nel nostro sito http://www.corleonedialogos.it/ e in un articolo sul Giornale di Sicilia; certamente non sarebbe cambiato nulla anche se non vi fosse stata la pubblicazione in quanto per correttezza la Consulta avrebbe dovuto esprimersi fin da quando l’associazione Cuor di Leone ha proposto di organizzare l’evento. Ma ciò non è avvenuto. Difatti, in sede di seduta straordinaria, per l’approvazione del programma del carnevale corleonese 2010, convocata il 04/02/2010, 8 membri su 10, su iniziativa dei nostri rappresentanti, si sono astenuti in quanto tutto era già stato definito, e quindi , esprimere il loro parere non avrebbe avuto alcun senso. Ciò ne ha determinato la bocciatura come prevede il regolamento del Consiglio Comunale. Ribadiamo che la nostra contrarietà non era in merito al programma, che anzi va promosso come stiamo facendo con Dialogos, ma in merito al modus operandi del Comune di Corleone nei confronti della Consulta.
Noi crediamo oggi come nel passato nella Consulta Giovanile, ma prendiamo atto che ancora la classe politica del Comune di Corleone non è matura, non ha la volontà e non ha le capacità organizzative per poter rendere i giovani protagonisti. Come pure ancora i giovani corleonesi hanno una cultura troppo individualista che ostacola tutte le potenzialità di una Consulta pensata e voluta come un organo rappresentativo delle realtà politiche, associative e sociali della nostra città. All’interno della Consulta in questi mesi abbiamo rivendicato il rispetto delle regole e per ottenere ciò che le è dovuto... Questi sono i motivi per cui con amarezza oggi abbiamo deciso di uscire dalla Consulta Giovanile e ne diamo comunicazione al Presidente della Consulta Giovanile. Per noi la Consulta è come una figlia che non è cresciuta come l’avevamo sognata. Auguriamo ai membri della Consulta e all’amministrazione comunale di dirigersi verso la retta via, anzi siamo certi che dopo questa nostra sofferta decisione, da parte di tutti si avrà accortezza e rispetto del ruolo della Consulta come organo consultivo e propositivo delle politiche giovanili.
Corleone li 05/02/2010
In rappresentanza dell’Osservatorio Politico “Oltre il Muro”
(Cosimo Lo Sciuto)
Il Presidente di Corleone Dialogos
(Dott. Giuseppe Crapisi)
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