di SALVO PALAZZOLO
Sono le nuove guide di Cosa Nostra nel capoluogo siciliano. Berlusconi: "Straordinario". Maroni: "Manca solo Messina Denaro"
PALERMO - Due superlatitanti del gotha di Cosa nostra finiscono in manette. A Palermo è stato arrestato Gianni Nicchi, il nuovo capo di Cosa Nostra nel capoluogo siciliano, e a Milano è stato catturato Gaetano Fidanzati, uno dei 30 ricercati più pericolosi d'Italia. Operazioni che per il premier rappresentano una "risposta a tutte le calunnie" rivolte a lui e al governo "da persone irresponsabili". Gianni Nicchi, 28 anni, è stato preso dagli agenti della sezione Catturandi della squadra mobile: era latitante dal 2006, si nascondeva a due passi dal palazzo giustizia. Oggi pomeriggio, poco dopo le 14.50, i poliziotti hanno fatto irruzione in una palazzina a tre piani di via Filippo Juvara, 25: il boss si trovava nell'appartamento al primo piano, assieme alla coppia che abitava quella casa. Si tratta di Alessandro Presti, 19 anni, con piccoli precedenti penali, e Giusi Amato. Entrambi sono stati arrestati. L'abitazione in cui è stato catturato il boss "è riconducibile a Giusi Amato", ha confermato il capo della Catturandi Mario Bignone. Gaetano Fidanzati, 75 anni, storico trafficante di droga, è stato invece bloccato a Milano, in via Marghera, mentre era in compagnia del cognato: ricercato dal dicembre scorso, quando i carabinieri di Palermo avevano scoperto il suo ruolo nella riorganizzazione di Cosa nostra palermitana. Dopo essere uscito dal carcere, infatti, Fidanzati, era tornato a ricoprire il suo ruolo di capo della potente famiglia dell'Acquasanta. Fidanzati era ricercato anche per omicidio: nell'ottobre 2008, avrebbe fatto uccidere il genero, Giovanni Bucaro, perché violento in famiglia. Al momento dell'arresto, ha cercato di dare generalità false agli agenti della squadra mobile. Poi, vistosi scoperto, non ha opposto resistenza e ha chiesto ai poliziotti delle sigarette. A margine dell'inaugurazione dell'Alta Velocità Torino-Milano, il premier Silvio Berlusconi si congratula con le forze dell'ordine: "Hanno effettuato due colpi straordinari. A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi, che è il numero due di Cosa nostra. E a Milano abbiamo catturato Gaetano Fidanzati, che è il numero tre di Cosa nostra. Credo sia una bella situazione, una bella operazione che deve confortare i cittadini di buon senso". E ancora: "Queste due brillantissime operazioni sono una risposta anche a tutte le calunnie a me e al governo fatte da persone irresponsabili che con il loro agire non fanno che gettare fango sulla nostra immagine internazionale". Soddisfatto il ministro dell'Interno Roberto Maroni: "Il superlatitante Giovanni Nicchi - dice a SkyTg24 - è il numero due di Cosa nostra. Rimane solo il numero 1, Matteo Messina Denaro. Sono certo che presto prenderemo anche lui". Maroni ricorda l'importanza dell'attività investigativa che, afferma, "serve a evitare la costituzione di nuove cupole, la sostituzione dei vecchi boss catturati con nuovi". In linea le dichiarazioni di Piero Grasso, il procuratore nazionale antimafia: "La cattura di Gianni Nicchi, ultimo grande latitante palermitano ancora libero, è un grandissimo successo che testimonia l'incessante impegno delle forze dell'ordine. Ora puntiamo al boss trapanese Matteo Messina Denaro". Spazio anche per una battuta: "Se continuiamo così, nella lista dei trenta latitanti più pericolosi non resterà più nessuno".
La Repubblica, 5 dicembre 2009
NELLA FOTO: Gianni Nicchi arrestato a Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento