di Cosmo Di Carlo
Consegnate dieci borse di studio intitolate ad Angelo Badami, che morendo nel 1998 ha lasciato 560.000 euro, un miliardo delle vecchie lire, per costituire una fondazione che ha come finalità quella di dare sostegno economico ai ragazzi corleonesi meritevoli che vogliono progredire negli studi. Era il 28 novembre del 1998 quando il cuore di Angelo Badami smise di battere ponendo fine alla sua parentesi terrena. Angelo (nella foto in basso) era nato a Corleone il 23 maggio del 1923. La madre Vincenzina Inganni era casalinga, il padre Leonardo Badami era maestro delle elementari. Oltre ad Angelo la famiglia era composta da tre sorelle: Lucia, Angelina, e Maria e dal fratello Vincenzo. La loro abitazione è ancora in Via Misericordia al civico numero 9, in pieno centro storico nel quartiere di Sant’Elena. Angelo visse qui la sua fanciullezza. Frequentò il liceo classico Guido Baccelli conseguendo il diploma di maturità con il massimo dei voti. Il suo sogno era quello di laurearsi in medicina ma, dopo il primo anno dovette rinunciare agli studi a seguito della morte del padre. Era l’ottobre del 1944. Angelo, che aveva superato tutti gli esami del primo anno del corso di laurea, fu costretto per motivi economici a lasciare medicina dove la frequenza era obbligatoria, e si iscrisse a giurisprudenza. Con l’aiuto di alcuni amici che gli prestavano i testi universitari, anche allora molto costosi, riuscì a conseguire la laurea in quattro anni e con il massimo dei voti. Superò il concorso per procuratore delle imposte ed ebbe il primo incarico a Salò dove rimase per due anni. Ma Angelo continuò a studiare per progredire nella carriera. Superò il concorso per funzionario al Ministero delle Finanze classificandosi sesto su cinquemila concorrenti provenienti da tutte le regioni d’Italia. A Roma rimarrà 18 anni ricoprendo il ruolo di Ispettore Generale di Divisione, lavorò per anni fianco a fianco con i vari Ministri delle Finanze che si succedettero nel tempo. Uomo dal carattere mite, sobrio e sincero, Angelo amava molto la lettura, l’arte, la musica. Alla morte prematura del fratello Vincenzo fece ritorno a Corleone per stare vicino alle sorelle. Mamma Enza e papà Leonardo erano infatti mancati anche loro nel tempo . E così Angelo all’apice della carriera e nonostante i pressanti inviti del Ministro delle Finanze, rassegnò le dimissioni dal prestigioso incarico e fece ritorno a Corleone per stare vicino alle sorelle. Ad Angelina, Maria e Lucia manifestò l’intenzione di destinare parte del suo patrimonio a sostegno dei ragazzi di Corleone appartenenti alle fasce più deboli della società per sostenerli negli studi. Nasce così la Fondazione Angelo Badami che ogni anno eroga 10 borse di studio agli studenti corleonesi più meritevoli per sostenerli negli studi. Quest’anno sono state assegnate a: Maria Orlando, Calogero Profita,Marilena Saporito, Maria Elisa Cortimiglia, Veronica Virga, Melania La Macchia, Giovanna Piranio, Gina Di Puma, Giuseppina Badami, Salvatore Gagliano (nella foto in alto). Il grande cuore del loro Angelo non si è fermato il 28 novembre del 1998, ma continua a pulsare e ad incoraggiare i ragazzi corleonesi ad intraprendere le vie del sapere e della cultura; le stesse vie che portarono negli anni 60 un giovane corleonese a Roma per raggiungere in pochi anni i vertici dirigenziali del Ministero delle Finanze
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