di Antonio Fraschilla
Proteste bipartisan, il Comune dà lo stop
Mai più permessi ad assessori, politici, deputati, professionisti e onlus. Niente più pass nemmeno alle auto intestate a mogli, figli e collaboratori. Il sindaco Diego Cammarata, dopo l´inchiesta di Repubblica che ha pubblicato l´elenco completo dei permessi rilasciati dal Comune, ha dato mandato al suo assessore con delega al Traffico, Mario Tinervia, di rinnovare solo i pass intestati a mezzi di servizio pubblico. Niente più permessi ad personam, insomma, né tagliandi collegati ad auto private, per dire addio all´era dei furbetti del traffico. «Quando mi sono insediato - spiega Tinervia - ho notato subito che i permessi rilasciati per circolare sulle corsie preferenziali erano troppi. A guardare l´elenco, poi, saltavano subito agli occhi anomalie che non mi convincevano. Così, pochi giorni dopo aver varato le targhe alterne, ho parlato al sindaco delle mie perplessità e lui mi ha detto che avremmo rivisto tutto prima di procedere con i rinnovi». Nel frattempo però è arrivata l´inchiesta di Repubblica che ha svelato come dietro molte targhe di vetture autorizzate a posteggiare gratis e a imboccare le corsie preferenziali ci fossero in realtà privati cittadini, dal cardiologo vicino a Forza Italia all´avvocato cassazionista organico al partito, e parenti di politici e dipendenti comunali, dalla moglie del ministro Angelino Alfano a quella dell´ex assessore al Traffico Lorenzo Ceraulo. «Nessun pass verrà mai più rilasciato a mezzi privati - assicura Tinervia - Mi assumo la responsabilità di questa scelta perché certi ingiusti privilegi non si possono più tollerare. Se il Consiglio comunale vorrà poi dotarsi di un regolamento ad hoc, faccia pure. Ma intanto decido io». Soddisfatta l´opposizione, a partire dal capogruppo del Partito democratico, Davide Faraone, che aveva presentato un atto ispettivo a Sala delle Lapidi per rendere pubblico l´elenco dei permessi rilasciati dall´ufficio Traffico, senza alcun regolamento.
«Apprezziamo la scelta del sindaco, che ogni tanto mostra sensibilità su certe ingiustizie - dice Faraone - ma rimarremo vigili affinché queste dichiarazioni di intenti, suoi e di Tinervia, siano resi concreti. Comunque il Pd presenterà in Consiglio una delibera per fissare un regolamento chiaro che vada oltre un´ordinanza del sindaco o un atto dell´assessore Tinervia». Levate di scudi contro il meccanismo di rilascio dei permessi erano arrivate anche da pezzi della maggioranza, con il capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi, Giulio Tantillo, che aveva chiesto di «rivedere completamente l´iter che ha portato il Comune a rilasciare permessi perfino a dirigenti del Comune o a enti di formazione». E già nei giorni scorsi il neo-dirigente dell´ufficio Traffico, Renato Di Matteo, aveva annunciato una stretta al rilascio dei pass e ne aveva bloccato il rinnovo, che prima era stato quasi automatico. Ora Cammarata, che non risulta possessore di alcun pass né per sé né per i suoi familiari, va oltre, chiedendo di cancellare dall´elenco degli autorizzati tutte le auto private. E concorda con l´assessore Tinervia, anche lui assente dalla lista, di bloccare il rilascio di permessi intestati ad auto che non siano di pubblica utilità.Rimane comunque l´irritazione del sindaco, all´oscuro della leggerezza con la quale l´ufficio Traffico negli anni ha rilasciato i pass. Tanti, troppi, i dirigenti comunali e i politici con auto blu che avevano un secondo o un terzo permesso intestato spesso ad auto di parenti. E tanti i politici che in questi giorni hanno fatto dei distinguo, dopo aver visto il loro nome nell´elenco dei permessi, con pass rilasciati per una macchina di famiglia. Come nel caso dell´ex capogruppo dell´Udc all´Ars, Nino Dina: «Ho un permesso a nome di mia suocera, che ha 85 anni e non guida - ripete Dina - Ho intestato un pass alla sua auto, che uso io perché non ne ho».Da oggi però non ci sarà più bisogno di alcun distinguo. A Palermo non si vedrà più un´auto privata sfrecciare in corsia preferenziale con il pass del Comune sul cruscotto. Parola di sindaco.
(La Repubblica-Palermo, 11 gennaio 2009)
Nessun commento:
Posta un commento