I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato la motonave della Siremar in partenza da Palermo. A bordo sono saliti consiglieri comunali e rappresentanti dei sindacati. Leoluca Orlando: "Un'altra umiliazione per la Sicilia". Aldo Messina: "Questa è una battaglia di civiltà"
PALERMO - I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato, questa mattina, la motonave "Antonello da Messina" della Siremar (gruppo Tirrenia) nel molo Piave del porto di Palermo, impedendo la partenza. La protesta, alla quale stanno aderendo anche i sindacati dei lavoratori, è contro i "tagli" nei collegamenti da e per le isole minori a partire dalla metà di gennaio. "La nostra lotta - spiega il sindaco di Ustica, Aldo Messina - non è contro la Siremar, che è vittima della politica dei trasporti e di un gioco a livello europeo". Messina avverte che "ci saranno altre iniziative e andremo avanti, compatti, fino a quando non si arriverà a un accordo definitivo, e non temporaneo, sui collegamenti tra il Continente e le nostre isole". Sulla motonave, ormeggiata nel porto di Palermo, ci sono anche molti consiglieri comunali e rappresentanti dei cittadini isolani. "Questa è una battaglia di civiltà - prosegue Messina - che va al di là degli schieramenti politici e non ha bandiere di partito". In contemporanea alla protesta dei sindaci delle isole minori contro i tagli nei collegamenti marittimi, in una delle sale si è riunito il Consiglio comunale di Ustica, che ha esaminato la situazione di crisi che secondo la Fit/Cisl mette a rischio 500 posti di lavoro tra i marittimi in organico nella compagnia di navigazione. "Il piano industriale della compagnia di navigazione non è stato ancora approvato - dice il segretario regionale della Fit/Cisl marittimi Franco Lo Bocchiaro - anche se è parzialmente operativo, in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. E' ora che il governo nazionale intervenga. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione, ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini"."Ancora un'umiliazione per la Sicilia, ancora un'azione di isolamento che suona come disprezzo per i siciliani da parte del governo nazionale e di quello regionale che sta a guardare. È sacrosanta la protesta di quei sindaci che denunciano il taglio dei collegamenti tra le isole ed il resto del territorio". Lo dice il portavoce nazionale dell'Idv, Leoluca Orlando, che annuncia un'interrogazione urgente ai ministri Matteoli e Scaiola alla riapertura dei lavori parlamentari. "Italia dei valori - aggiunge Orlando - manifesta tutta la propria solidarietà ai sindaci delle isole che hanno avviato variegate forme di protesta nei confronti della miopia gestionale dei trasporti promossa ed avallata sia al livello nazionale che regionale. Un ennesimo schiaffo per l'economia e il turismo siciliano". Orlando prosegue il suo affondo e prende di mira la Regione: "Raffaele Lombardo faccia e dica qualcosa di siciliano; più che preoccuparsi di servire la cattiva volontà del governo nazionale serva realmente gli interessi dei siciliani".
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