sabato 6 dicembre 2008

Ecodem siciliani, Gigi Bellassai eletto presidente regionale, Giovanni Pagano coordinatore

Rifiuti, energia, gestione della acque e sviluppo sostenibile: sono i punti centrali dell’azione politica che gli Ecodem siciliani intendono portare avanti avanti. La prima assemblea regionale degli Ecologisti Democratici si è svolta ieri, venerdì 5 a Comiso: Gigi Bellassai è stato eletto presidente, Giovanni Pagano coordinatore. Nel corso dell’assemblea - Presieduta dal sen. Francesco Ferrante direttore del Gruppo Parlamentare al Senato del PD, da Giuseppe Arnone e Walter Bellomo dell’esecutivo nazionale dell’associazione - è stato eletto il direttivo composto da 39 componenti in rappresentanza dei 23 circoli costituiti in Sicilia.
A fine assemblea è stato anche approvato un documento programmatico dell’associazione, di seguito riportato: “L’ambiente come nuova frontiera, come orizzonte ancora poco esplorato, uno slancio verso il futuro; l’ambiente come opportunità per la Sicilia che costituisce un’idea di futuro desiderabile. E’ questo il punto di vista avanzato dell’ambientalismo politico dell’associazione ecologisti democratici che oggi hanno svolto la propria assemblea regionale.
In questo passaggio stretto per il pianeta affermiamo con forza l’idea di un riformismo possibile che mette al centro la sostenibilità ambientale. Un punto di vista forte che pone politicamente in discussione l’insostenibilità dello sviluppo a partire dalla Sicilia. La nostra proposta è l’affermazione di un pensiero politico nuovo di cambiamento radicale del modello di sviluppo insostenibile: la domanda crescente di energia, di materia prima, l’insufficienza delle risorse, l’aumento delle emissioni. Scelte che producono effetti devastanti sull’economia globale e sul tenore di vita delle famiglie. La Sicilia è un banco di prova difficile per la nostra associazione. Una regione nella quale si producono il 10% delle emissioni di CO2 del nostro paese (58 milioni di tonnellate), nella quale il numero di alberi per ettaro è il più basso d’Italia (760 contro i 1800 dell’Umbria), dove si consuma il maggior numero di chilometri quadrati di territorio, la terza regione d’Italia per numeri di ecomostri fuorilegge (oltre 2000), con una legge urbanistica superata che ingessa lo sviluppo ecologico e consente l’abusivismo, una terra che produce una elevata quantità di rifiuti e non incardina politiche ambientalmente e socialmente sostenibili per lo smaltimento, con la raccolta differenziata fra le più basse dell’occidente che non riesce a chiudere il ciclo avendo affidato la responsabilità alle ATO che sono le macchine mangiasoldi pubblici più efficienti mai viste. In questa regione più che altrove è necessario che il PD e il centrosinistra acquisiscano il tema della sostenibilità come strategico per condurre una opposizione limpida e vigorosa, credibile nel prefigurare un’alternativa di governo e ricostruire il consenso. Noi vogliamo contribuire a questo processo avviando un’azione politica costante che divulghi la consapevolezza della necessità di una modernizzazione energetica per la Sicilia – senza tentennamenti – attraverso le fonti rinnovabili, eolico, fotovoltaico, geotermico a bassa entalpia e progetti di miglioramento dell’efficienza energetica. Accompagnata da una diversificazione del mix dei combustibili fossili, dalla realizzazione dei rigassificatori necessari per l’approvvigionamento di gas naturale da ubicare nei luoghi idonei ed ambientalmente compatibili, per contribuire a costruire un modello energetico sempre più decentrato. Uguale determinazione è urgente nella gestione del problema dei rifiuti attuando in fretta la riforma delle ATO, triplicando la raccolta differenziata e realizzando gli impianti necessari compresi i termovalorizzatori da scegliere nel numero minimo indispensabile a valle di una raccolta differenziata molto spinta e nei siti scelti sulla base di rigidi criteri di compatibilità ambientale.
Su questi argomenti vanno denunciate le responsabilità degli ultimi governi regionali incapaci di decidere secondo criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza economica e di assumersi le responsabilità delle scelte sbagliate che sono state fatte con l’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti causa di dissipazione di denaro pubblico e che stanno portando la Sicilia nel pieno di una grave emergenza. Ma contemporaneamente va contestato un certo psudo-ambientalismo capace solo di dire no a tutto e cavalcare paure irrazionali. Tutto ciò favorisce le organizzazioni criminali mafiose che sguazzano nell’inefficienza e nelle non scelte facendo affari d’oro anche nel campo dei rifiuti e dell’energia. Altre questioni sono per noi prioritarie. La mobilità, il governo del territorio con la legge urbanistica regionale e il contrasto del rischio idrogeologico, la realizzazione del processo di “Agenda 21” nelle città, la modernizzazione ecologica dell’agricoltura. Gli ambientalisti democratici sostengono la necessità di una buona infrastrutturazione soprattutto trasportistica in Sicilia. Le infrastrutture non sono nemiche dell’ambiente soprattutto in una regione che mostra un deficit pauroso di strade autostrade sicure e di rete ferroviaria
Gli ecologisti democratici siciliani rappresentano quindi l’opportunità di far vivere un ambientalismo concreto e “del fare”, non solo dentro un partito ma nella società, nei luoghi di lavoro, nella scuola, nelle amministrazioni locali. Un’associazione che promuove un nuovo civismo ecologista a partire dagli stili di vita dei cittadini. Questa è la nostra visione e la finalità del nostro impegno in Sicilia”.

DIRETTIVO REGIONALE
1. Ferrante Francesco
2. Arnone Giuseppe (Agrigento)
3. Walter Bellomo (Palermo)
4. Aurelio Angelini (Palermo)
5. Gigi Bellassai (Comiso)
6. Giovanni Pagano (Palermo)
7. Spata Valentina (Ragusa)
8. Lombardo Massimiliano (Palermo)
9. Manfredi Lombardo (Palermo)
10. Mario Cicero (Castelbuono)
11. Fianchino Fabio (Comiso)
12. Ennio Costanzo (Catania)
13. Salvatore Borgh (Pachino)
14. Biondo Michele (Terrasini)
15. Anselmo Giacomo (Palermo)
16. Vitello Marta (Palermo)
17. Li Castri Salvatore (Palermo)
18. Sittinieri Irene (Ragusa)
19. Di Vita Valerio (Palermo)
20. Bonaffini Cettina (Catania)
21. Luppino Gaspare (Mazara del Vallo)
22. Chiara Marco (Castellana)
23. Maggio Antonella (Agrigento)
24. Fasulo Fabrizio (Messina)
25. Cappello Davide (Palermo)
26. Pizzuto Pietro (Palermo)
27. Consales Carlo (Palermo)
28. Mangiapane Luca (Palermo)
29. Riccobono Giuseppe (Agrigento)
30. Angelo Iemulo (Comiso)
31. Giuseppe Napoli (Palermo)
32. Librizzi Gandolfo (Polizzi Generosa)
33. Guastella Biagio (Comiso)
34. Ragusa Felisiana)
35. Liuzzo Salvo (Comiso)
36. Taranto Biagio (Comiso)
37. Garofalo Biagio (Comiso)
38. Saini Riccardo (Comiso)
39. Garofalo Rosi (Palermo)

NELLA FOTO: Gigi Bellassai

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