mercoledì 3 settembre 2008

Sanità, tagli e polemiche in Sicilia

L'assessore regionale Massimo Russo replica alle critiche: "Non mi farò tirare per la giacchetta da nessuno. Il mio piano per cambiare il sistema si ispira ai principi della trasparenza e del rispetto del fabbisogno dei cittadini. Per i laboratori in convenzione serve una cura dimagrante. Nessun taglio sui disabili". Intanto, nelle strutture private partono le prime lettere di licenziamento: "Colpa dei tagli messi in pratica dal piano di rientro", dicono i titolari. Attivato un indirizzo e-mail per i cittadini
PALERMO - Sono già pronte le prime dieci lettere di licenziamento dei dipendenti del Centro medico Mantia, presidio ambulatoriale di recupero e riabilitazione funzionale tra i più storici di Palermo. A queste si aggiungono altre 300 lettere di licenziamento giunte negli uffici del Ctds (coordinamento tutela diritti sanità). Per il titolare del Centro, Fabrizio Mantia, questi "tagli" sono provocati dalle manovre del piano di rientro predisposto dall'assessorato regionale alla Sanità."Domani dovrò dire a 10 dipendenti che lavorano nel mia struttura - dice Mantia - di non venire più a lavorare perchè materialmente non ho come pagare i loro stipendi. Queste sono le prime conseguenze dei tagli messi in pratica dal piano di rientro: immobilizzare il sistema del lavoro con ricadute sulla qualità del servizio sanitario. Saranno messi alla porta personale amministrativo, fisioterapisti e ausiliari sanitari".Intanto Mimmo Marasà, rappresentante del Ctds lancia l'allarme "in sede sono arrivate altre 300 lettere di licenziamento di dipendenti sanitari di varie strutture di Palermo e provincia. Lavoratori che dall'oggi al domani si trovano senza uno stipendio". Infine aumentano ogni giorno "le firme di cittadini che - conclude Marasà - sottoscrivono petizioni contro la politica dell'assessorato regionale alla sanità. Siamo arrivati a diverse migliaia""Non mi farò tirare per la giacchetta da nessuno. Il mio piano per cambiare il sistema sanitario siciliano si ispira ai principi della trasparenza e del rispetto del fabbisogno dei cittadini. E il presidente Raffaele Lombardo mi dice di andare avanti con 'rigore e imparzialità". L'assessore regionale siciliano alla Sanità, Massimo Russo, ex pm, respinge così la critiche alla sua azione amministrativa. "Ho programmato il mio mandato per i prossimi cinque anni - ha aggiunto in una conferenza stampa - se mi cambiano il piano di rientro sarò ben lieto di applicarne un altro. Ma sino a quando vi è in vigore questo contratto siglato dal mio predecessore Roberto La Galla io lo applicherò alla lettera". Russo ha annunciato che "entro mercoledì prossimo incontrerò il ministro del Welfare Maurizio Sacconi a cui devo riferire i risultati raggiunti. Il rischio è perdere un mutuo da 2 miliardi e 200 milioni di euro. Per questo devo andare avanti senza cedimenti". "La rete dei laboratori di analisi pubblici e privati è perfettamente in grado di assorbire la domanda di tutti i siciliani e anche forse dei calabresi". "Ed è anche per questo - ha aggiunto - che è necessaria una cura dimagrante di queste strutture che non penalizzerà il sistema. Ho fatto una verifica con i responsabili sanitari e ho scoperto fra l'altro che solo al Policlinico di Palermo vi sono ben 36 laboratori di analisi con una moltiplicazione di reagenti clinici e di personale"."Le aziende ospedaliere - ha continuato - sono state allertate e hanno assicurato di avere la capacità di risposta ai fabbisogni dei cittadini". Per quanto riguarda i convenzionati esterni "se esauriscono il budget - ha affermato - essi devono applicare la tariffa sociale che prevede l'abbattimento del costo del 60 per cento". Russo ha inoltre annunciato di avere incontrato l'assessore regionale al Bilancio Michele Cimino con il quale "abbiamo trovato dei risorse liberate dei fondi europei da destinare a progetti di sviluppo". "Non sarà effettuato alcun taglio alle prestazioni dei disabili. Non saranno penalizzati da alcun provvedimento restrittivo previsto dal piano di rientro" ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, durante una conferenza stampa. "Non ho la stella di sceriffo - ha aggiunto - nè il cappello a falde larghe nè la toga, ma un abito blu da tecnico in giunta. Le prestazioni di riabilitazione sono garantite dall'articolo 26 di una legge statale del 1978 che la Regione ha fatto propria e che prevede che le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da malformazioni fisiche, psichiche o sensoriali, sono erogate dalle unità sanitarie locali attraverso i propri servizi". Russo respinge quindi ogni forma "di terrorismo politico e allarme sociale".È attivo e a disposizione dei cittadini, per segnalazioni e lamentele, un indirizzo email predisposto dall'assessorato regionale alla Sanità. L'indirizzo è: staffsanita@regione.sicilia.it. "Ho deciso di utilizzare un indirizzo al quale rivolgersi per le segnalazioni dei cittadini utenti - ha detto Russo -, grazie alle quali posso ascoltare le loro esigenze. Tutti hanno una ricetta ma nessuno ascolta il malato e la sanità è malata".
03/09/2008

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