Arrivare in Sicilia è sempre una forte emozione… si approda a Palermo con tante aspettative e desideri che muovono quelle impreviste riflessioni che aiutano poi a guardare al quotidiano della nostra vita individuale e collettiva con una maggiore ricchezza e criticità. Per la comunità “Il Doccio”, quella dei campi di lavoro, è la terza esperienza che vede il consolidarsi di un legame profondo e significativo con la terra di Sicilia, ma soprattutto con la Coop. Lavoro e Non solo. Mi piace condividere la riflessione più fresca e nuova che ristora queste prime calde e assolate giornate corleonesi nei campi. E’ stata una piacevole sorpresa cogliere con mano che gli sforzi e i tentativi fatti in primis dai soci della Coop in stretta collaborazione con i tanti volontari e gli Enti pubblici aderenti al progetto, stanno producendo una crescita consistente ed effettiva sia nell’impegno di antimafia sociale, ma soprattutto nella realtà e nel consolidamento della stessa cooperativa. I nuovi beni assegnati sono favoriti da una migliore organizzazione e pianificazione degli interventi, gli spazi adibiti all’accoglienza dei volontari risultano più funzionali e facilitanti, i campi producono più raccolto e nel parlare, soprattutto con i ragazzi della cooperativa, si coglie quella voglia di progettualità e di trasformazione, segno reale di fiducia e rinnovata voglia di cambiamento.
C’è una piacevole ventata di crescita, di mutamento, di dinamismo in una terra che sembra non voler modificare niente di sé stessa a svantaggio di coloro che effettivamente fanno fatica e risultano sfruttati e annientati dal potere mafioso. Quello che offre il lavoro costante e quotidiano dei soci della cooperativa, in sinergia con l’impegno di chi opera antimafia sociale a sostegno di questa realtà, è la possibilità effettiva si sognare un futuro più libero da compromessi e accessibile a tutti. In questo tempo storico in cui sembrano essersi assopiti e spenti i grandi valori della giustizia, della solidarietà e dell’uguaglianza sociale, qui a Corleone mi sembra di poter tornare a sperare in un mondo più semplice, più giusto e più pulito.
Vivo questi giorni con il cuore colmo di gratitudine: avverto come non mai che il lavoro spesso silenzioso e costante di tanti di noi, vissuto in modalità svariate e differenti, sta producendo un cambiamento che lascia tutti sperare in quella novità di vita che tutti ci auguriamo più accessibile e possibile.
E’ proprio vero, la solidarietà condivisa moltiplica ogni nostro piccolo gesto e produce quell’abbondanza inattesa che costruisce unione, vicinanza e prossimità.
L’impegno responsabile e attento di una società aperta e solidale costruisce realmente questi nuovi spiragli di positività e cambiamento… e ce n’è in abbondanza!… questo sogno, questo spero…
Nadia ASC, responsabile della comunità “Il Doccio”
Nessun commento:
Posta un commento