Si è dimesso l’assessore Francesco Vizzini. Si è dimesso lo scorso 30 agosto con una lettera indirizzata al sindaco Nino Iannazzo, dove confessa il “conflitto d’interessi” in cui si è venuto a trovare: dirigente del Banco di Sicilia, tesoriere del comune di Corleone, e assessore al bilancio e alle finanze. Un conflitto, scrive Vizzini, “che non mi consente di affrontare con la diovuta serenità i compiti legati all’incarico di assessore al bilancio…”. Non era una novità questo conflitto d’interessi e l’impaccio in cui si veniva a trovare Vizzini quando si parlava del Banco-tesoriere. Specie dopo l’abolizione dello sportello del tesoriere presso l’agenzia di Corleone del Banco di Sicilia e il trasferimento a Palermo, l’impaccio di Vizzini era aumentato. La scelta del Banco, infatti, effettuata in violazione del contratto di gestione della tesoreria, avrebbe meritato una durissima reazione da parte dell’assessore. Invece, in consiglio comunale quasi difendeva il Banco (suo datore di lavoro).
Comunque sia, un merito a Vizzini bisogna riconoscerglielo: è uno dei pochissimi politici (forse l’unico) che ha la sensibilità di rimuovere un conflitto d’interessi dimettendosi!
Le dimissioni di Vizzini hanno provocato un terremoto all’interno della maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Iannazzo. Non tanto per le dimissioni in se stesse, quanto per la “casella” in giunta da riempire. Tutti vogliono un “posto a tavola”. Quelli dell’Udc, forti dei loro mille voti e dei quattro consiglieri. A scalpitare, in particolare, c’è il consigliere Pippo Cardella, che ha studiato da anni per assessore, che ormai si sentiva ad un passo dalla stanza dei bottoni, ma all’improvviso si è visto sfilare tutto dalle mani, come ad bambino a cui tolgono il vasetto della marmellata. Cardella doveva entrare in giunta al posto di Pio Siragusa, che era stato (almeno così diceva) in predicato di diventare assessore provinciale. All’ultimo momento, però, l’on. Antonello Antinoro, che degli “uddiccini” di Corleone è una sorta di “badante”, ha scelto un altro assessore e Siragusa è rimasto con un palmo di naso, mentre Cardella… senza parole.
È difficile, comunque, che Iannazzo dia un terzo assessorato all’Udc. Più facile che utilizzi il posto vuoto in giunta per allargare la sua maggioranza o ad un pezzo di Forza Italia o all’Mpa, seguaci fino a ieri dell’on. Nicolò Nicolosi, ma adesso tutti alla corte di Iannazzo.
Qualcuno dice che ci sarebbe anche una settima poltrona di assessore da assegnare, una poltrona che è rimasta vuota fin dall’inizio della consiliatura, in nome della riduzione dei costi della politica. Sarebbe davvero paradossale ed incomprensibile, però, che venisse usato adesso per soddisfare l’appetito di qualche politico politicante.
Intanto ieri sera fino a tardi le finestre di palazzo Cammarata, sede del municipio, sono rimaste illuminate. Erano riuniti il sindaco e i rappresentanti della maggioranza per discutere di questi argomenti. Una discussione talmente impegnativa ed esclusiva, che tutti i partecipanti hanno “dimenticato” di recarsi alle 20.00 in consiglio comunale per la prosecuzione della seduta del 2 settembre. E la seduta è andata ignominiosamente deserta, slittando a stasera alle 19.00. Bravissimi!
5 settembre 2008
NELLA FOTO: l'ex assessore Francesco Vizzini.
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