mercoledì 30 aprile 2008
Quel 1° Maggio di 115 anni fa a Corleone…
(d.p.) «Che bella giornata è il 1° Maggio a Corleone! Possiamo affermare che tutta Corleone operaia, compenetrata dell'importanza del giorno, fece riposo, dimostrando a questa vigliacca borghesia che i lavoratori uniti sapranno suonare i rintocchi funebri alla ladra proprietà, effetto e causa di usurpamenti spudorati». Così l'ignoto cronista de "la Giustizia Sociale " iniziava il racconto del 1° Maggio 1893 a Corleone. Era l'anno della crescita tumultuosa del Fascio contadino, fondato l'anno prima da Bernardino Verro. «Il fascio e le vie adiacenti erano impenetrabili - raccontò ancora il cronista – soprattutto perché i contadini correvano a centinaia a iscriversi. La società cooperativa tra muratori tutta in corpo fece adesione. La giornata passa tra suoni, balli e canti, nonché con l'intercalare della parola di non pochi contadini che spiegavano ai compagni l'importanza della ricorrenza e che cosa sia e sarà il socialismo». Infine, alle sette di sera, «la vasta sala del fascio si popolò delle socie della sezione massaie, più che mille donne, le quali sentono abbastanza il perché dobbiamo muoverci. La fanfara suonava inni patriottici e poscia il caro ed avversato Bernardino Verro, fattosi al banco della presidenza tra gli e3vviva di quelle donne contadine, spiegò il primo maggio come festa di affermazione del lavoratori del mondo, dicendo poi delle donne nella questione sociale. Le interruzioni per applausi furono frequenti e quando dimostrò la decadenza dell'amore come causa dell'attuale sistema economico, l'entusiasmo raggiunse il colmo e il conferenziere dovette abbreviare per dare sfogo ad un uragano di ovazioni. Furono serviti quindi dolci e liquori e quel gentile uditorio fu costretto a ritirarsi a casa per cedere il locale a tutti i soci che stanziavano li presso. Il compagno Verro fu costretto a parlare di nuovo ed in dialetto disse della organizzazione, vero mezzo per\ raggiungere emancipazione e uguaglianza sociale. Si aprì la veglia che si protrasse fino a tardi e tra baci e sorrisi si diede fine alla festa del primo maggio».
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