mercoledì 2 aprile 2008

Intervista ad Elio Sanfilippo, presidente Legacoop Sicilia

E’ Corleone la città scelta dalla Presidenza nazionale di Legacoop e dalla Direzione di Legacoop Sicilia per discutere sul tema “Insieme: legalità e sviluppo”. Luogo dell’incontro un immobile confiscato a Totò Riina, dove sono già in corso i lavori di ristrutturazione, e che presto diventerà un agriturismo, la gestione sarà affidata alla cooperativa “Pio La Torre”.

L’iniziativa è l’occasione per lanciare una proposta di collaborazione alle altre organizzazioni imprenditoriali e per presentare un quadro degli interventi realizzati dalle cooperative aderenti a Legacoop Sicilia, impegnata da diversi anni in un’attività di promozione di nuove imprese economiche cooperative per contribuire alla crescita economica del Mezzogiorno.

Il Presidente di Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo, illustra i processi di rinnovamento che potranno avvenire sia nel campo dell’occupazione che nell’ambito della lotta all’illegalità e alla criminalità organizzata.

Qual è il significato dell’incontro che riunisce i vertici nazionale e siciliano?

L’evento ha un duplice valore. In prima battuta conferma il nostro impegno in Sicilia a sostegno delle iniziative imprenditoriali nel segno della legalità. Stiamo vivendo una fase storica di grande impegno dello Stato e di assunzione di responsabilità delle principali organizzazioni economiche che hanno avviato un rinnovamento del territorio. Legacoop, così come Confindustria, Confesercenti e le altre, stanno dimostrando che il cambiamento è possibile. La nostra organizzazione cooperativa ha investito in questa terra per impostare un processo di sviluppo della cooperazione, ma prima bisogna agire sulle cause che impediscono la crescita del territorio. Si tratta di creare condizioni di sicurezza, di riformare la burocrazia, di creare una politica progettuale.

Il secondo aspetto che voglio sottolineare è la scelta di Corleone come luogo simbolico. Oggi non rappresenta più soltanto il paese in cui sono iniziate le carriere criminali dei grandi boss. Esiste l’altra faccia della medaglia, il risvolto positivo di un territorio che genera un percorso di trasformazione economica e non cerca connivenze con il mondo del malaffare.

Quali sono le ricadute sull’economia siciliana che questo reticolo di iniziative sta apportando?

La Sicilia attualmente non riesce ad ancorarsi ai processi di sviluppo europei e subisce un processo di marginalizzazione. È una terra che produce ma non è ancora pronta a competere con gli altri mercati. Per questo Legacoop sostiene le cooperative, soprattutto quelle giovanili, dall’agroalimentare ai servizi, dalle costruzioni alla Gdo. Un passo molto importante riguarda la gestione dei beni confiscati alla mafia, l’iniziativa di Corleone ne è un chiaro esempio, ritengo che questa possa essere la via da percorrere per valorizzare al meglio lo straordinario patrimonio umano di cui la Sicilia dispone.

2 commenti:

  1. Gentile Direttore,
    sono un assiduo ascoltatore di Radio Radicale e, pertanto, ho avuto modo di ascoltare l'analisi della Storia del PCI, dalla voce di Michele Macaluso, in occasione della presentazione del libro di Elio Sanfilippo.
    Dai vari interventi, trapela nettamente la consapevolezza dei Comunisti e dei loro alleati (DC Forcaiola) di aver sbagliato storicamente e di essersi ficcati in un labirinto, dimenticandosi di portarsi dietro il famoso filo di Arianna.
    In Sicilia sbagliarono ad appoggiare il camaleontico e Giustizialista Orlando, mentre nell'intera Nazione, pur comprendendo che il nemico da abbattere era il PSI, la DC di Andreotti e Forlani, il PRI ed il PSDI, fu adottata una tattica non politica per raggiungere il Potere Politico. I vari Occhetto, D'Alema, Veltroni, Napolitano, De Mita, Scalfaro, Prodi, Marini, Rutelli, Bindi ed i Socialisti anti Craxi, non esitarono a servirsi, in modo Forcaiolo, della Loggia Magister, spargendo il suolo d'Italia di morti, sotterrati e viventi. Le vittime furono i Socialisti Craxiani, i DC Forlani/ Andreottiani ed alcuni Repubblicani.
    Questo inumano scempio di innocenti Politici, vide il momentaneo trionfo di Prodi, Scalfaro, De Mita e degli alleati Comunisti e falsi Socialisti, sia a livello Nazionale e sia Regionale. Il primo avviso si ebbe nel 1994, con la discesa in campo di Berlusconi e della Lega Nord che successivamente si ritirò dalla maggioranza, spianando nuovamente la strada al Centro Sinistra, che non aduso al governo della Politica Nazionale, tra vari sgambetti, falsi alleati e franchi tiratori, dopo varie vicende ha consegnato, definitivamente e senza onore, le armi nelle mani, fortunatamente, di Silvio Berlusconi. Dico fortunatamente, riconoscendo a questo abile Presidente del Consiglio, senza sottovalutare i suoi difetti (chi non ha colpe scagli la prima pietra), la capacità di coinvolgere i nostalgici di Mussolini (ora anche anti Fascisti), i Nordisti Lombardi e di raccogliere i consensi del 60% del consenso popolare. Prodi, Veltroni, Finocchiaro, Francescini, Rutelli, De Mita, Scalfaro & Company, sono i veri colpevoli della debacle e della via del difficile ritorno, per essersi dovuti forzatamente (guai a loro, erano pronte le manette, come per Bassolino, Del Turco ed alleati, Mastella, i Politici di Genova ecc.) alleare con Di Pietro ed Orlando, che sono solo i Bravi della spietata Loggia Maagister. E’ da schiocchi ed illusi, attaccare la Maggioranza, voluta dal Popolo Sovrano, senza un serio ed elaborato progetto di vere riforme e senza il Forcaiolo Di Pietro. Attaccano i cinque Ministri Socialisti e tutti i veri Democratici, che hanno appoggiato Berlusconi, senza tenere in conto che essi rappresentano lo scudo contro qualsiasi deriva Destrorsa dell’attuale Maggioranza. Questa è la storia, in estrema sintesi, della tragedia della Sinistra Giustizialista ed incapace di cavalcare i momenti a lei favorevoli.
    Viva la Sicilia che amo, per averla visitata infinite volte e viva il cordialissimo Popolo Siciliano.
    Le allego alcune mie riflessioni e La saluto sinceramente.
    Il Socialista “Morto Vivente”

    Dott. Elio Presutto – Largo 4 Agosto 1943, n° 4 – (84025) EBOLI (SA). Tel. 0828/210727
    Fax 0828/366420 – Cellulare 320/0823326
    E.mail: elcaribe7@gmail.com

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  2. Gentile Direttore, gli allegati non posso trasmetterli, in assenza della Sua E-mail.
    Rinnovo i saluti.
    Dott. Elio Presutto.

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