venerdì 7 marzo 2008

Sicilia, 231 morti bianche in 3 anni

PALERMO - Settantasei morti per incidenti sul lavoro nel 2004, settantotto nel 2005, settantasette nel 2006 e il settore più colpito è l'edilizia: questo il bilancio delle "morti bianche" in Sicilia tracciato da "Neos", un'associazione palermitana costituita da medici, avvocati e consulenti del lavoro, durante il convegno "Morti bianche: quanto costa la vita?".


"In Sicilia nel 2004 ci sono stati 76 incidenti mortali - dice Pasqua Scelfo, dirigente medico dell'Inail di Palermo -dei quali 14 in itinere, cioè durante il tragitto per andare al lavoro o per rientrare dopo l'attività lavorativa. Undici sono stati i morti nell'agricoltura, gli altri nell'industria e nei servizi".

Nel 2005 sono stati 78 gli incidenti mortali, (9 dei quali in itinere); 13 i morti nell'agricoltura. Nel 2006, dei 77 decessi denunciati e indennizzati dall'Inail, 11 sono stati in itinere, 5 in agricoltura.

"Il settore dove si registrano più morti bianche è l'edilizia ¿ continua -. Il dato si discosta da quello nazionale, che vede al primo posto le attività estrattive, al secondo i trasporti e al terzo l'edilizia".

A Palermo e provincia, le "morti bianche" dal 2004 al 2006 sono state 49 (superata da Catania, con 53 decessi). L'anno più nero nel capoluogo è stato il 2005 con 19 morti: il settore con più decessi è quello dei trasporti, seguito dall'edilizia.


07/03/2008

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