Dopo l'incontro con Berlusconi, l'ex presidente dell'Ars ribadisce: "La soluzione non sembra vicinissima". E sull'ipotesi di più candidature del centrodestra alla presidenza della Regione afferma: "Non ci sono le condizioni per correre separati"
ROMA - "La mia candidatura non è ritirata e le condizioni perchè ciò possa accadere non mi sembrano vicinissime". Dice Gianfranco Miccichè, lasciando Palazzo Grazioli al termine dell'incontro con Silvio Berlusconi."Non è una questione che si risolverà - assicura - in giornata. Berlusconi incontrerà altre persone, quindi ci sentiremo, valuterà la questione generale, sono certo che prenderà la decisione giusta". Ai cronisti che gli chiedono se Berlusconi gli abbia chiesto di fare un passo indietro, Miccichè risponde: "in questo caso non si fanno passi avanti o passi indietro, ma c'è da valutare la situazione generale e, ora come ora, si ragiona per capire chi ha ragione". I giornalisti chiedono quindi se sia ancora possibile che il centrodestra presenti due candidature alla presidenza della Regione Sicilia."In questi giorni - commenta Miccichè - leggo sui giornali troppo ipotesi. Non so se ci sono le condizioni perchè si vada su due o tre candidati. So però che ci sono delle condizioni che non favoriscono la mia tranquillità rispetto a quanto ho fatto negli ultimi mesi per la Sicilia. Sono comunque pronto a seguire la gente onesta siciliana in un momento in cui c'è forse la voglia di cambiamento reale e non di facciata, è questo che sta avvenendo non fare nemmeno di facciata".Nel suo blog aveva scritto: "Non solo non ho mollato ma mi sento più carico che mai. Non lasciate spazio alle delusioni solo per le notizie d'agenzia o dei tg che non conoscono la reale situazione. La partita è aperta e vi confermo che, comunque vadano le cose, sarò schierato contro il cuffarismo"."Non mi farò convincere - rimarca Micciché - a fare qualcosa che possa aiutare il cuffarismo a sopravvivere" e ai suoi elettori promette "il mio è un sogno che non intendo abbandonare. Voi nel blog e centinaia di messaggi, telefonate e mail di altri mi dicono di non abbandonare. Questo è quello che dirò al presidente, sperando che poi tutti voi abbiate voglia di lottare con me".
20/02/2008
Nessun commento:
Posta un commento