giovedì 31 gennaio 2008

Giornalista aggredito da figlio del boss Partinico

Giuseppe Maniaci, direttore di una tv privata, preso a calci e pugni da un minorenne che avrebbe tentato anche di strangolarlo annodandogli la cravatta intorno al collo. "Una vendetta per un servizio", spiega il cronista

PARTINICO (PALERMO) - La polizia di Stato ha denunciato per lesioni e minacce il figlio minorenne di un boss mafioso di Partinico condannato all'ergastolo con sentenza definitiva. E' accusato, insieme con un complice ancora da identificare, di aver aggredito a calci e pugni il giornalista Giuseppe Maniaci, direttore della tv privata Telejato, ieri sera, in via Di Benedetto, a Partinico. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, il figlio del boss, che ha 16 anni, avrebbe anche tentato di strangolare il giornalista annodandogli la cravatta intorno al collo. Per tutta la notte i poliziotti hanno eseguito numerose perquisizioni in abitazioni. Gli agenti hanno sequestrato una Fiat Punto che sarebbe stata utilizzata dal ragazzo di 16 anni e dal complice per allontanarsi dopo l'aggressione."L'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un servizio trasmesso ieri sull'abbattimento delle ultime stalle, in contrada Valguarnera, appartenute ai boss di Partinico". Questa l'ipotesi del giornalista, Giuseppe Maniaci. "Ho ancora i lividi - ha aggiunto - ma alle 14 leggerò il telegiornale". "La brutale aggressione mafiosa subita dal giornalista Pino Maniaci, malmenato a calci e pugni da due giovani, uno dei quali riconosciuto dalla vittima come uno dei figli di un boss di Partinico, è l'ennesimo gravissimo attentato alla libertà di informazione", dice Enrico Bellavia, segretario dell'Assostampa di Palermo."Tutti i giornalisti - aggiunge Bellavia - sono vicini a Maniaci che con pochi mezzi e grande determinazione, subendo anche un bombardamento giudiziario senza precedenti (270 querele, buona parte delle quali relative alla sua opera di denuncia sui fumi della distilleria Bertolino) costituisce un baluardo di informazione insostituibile in un territorio difficile e infido, dove la mafia ha spadroneggiato condizionando la vita pubblica".
30/01/2008

LA SOLIDARIETA'

Giornalista Telejato aggredito, solidarietà Russo (PD)

“Conosco bene Maniaci e conosco suo impegno professionale in un territorio difficile come quello nel quale lavora. L’aggressione nei suoi confronti è un atto grave, ma sono certo che non gli impedirà di continuare a lavorare con coraggio, come ha sempre fatto”. Lo dice Tonino Russo, vicesegretario regionale del Partito Democratico in Sicilia che esprime solidarietà a Giuseppe Maniaci, direttore di Telejato, aggredito ieri sera nel Palermitano.
“MI auguro – aggiunge – che i responsabili di questa ignobile aggressione siano puniti e che si faccia presto piena luce su ciò che è accaduto”.

Cracolici (PD), solidarietà al direttore Telejato

“Fare informazione libera continua ad essere una scelta rischiosa in Sicilia. L’aggressione al direttore di Telejato è un atto vile e vigliacco, che riaccende i riflettori sulla difficoltà e sui rischi dell’essere giornalisti ‘scomodi’ e di denuncia nella nostra regione”. Lo dice Antonello Cracolici, capogruppo del Partito Democratico all’Ars, che esprime solidarietà a Pino Maniaci, direttore di Telejato, vittima di un’aggressione.
“A lui e ai suoi colleghi di Telejato – aggiunge – rivolgo l’invito ad andare avanti nel loro lavoro quotidiano, nonostante episodi gravi ed inqietanti come questo, che non devono essere sottovalutati sotto alcun punto di vista”.

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