Corleone (*codi*) - Non hanno percepito lo stipendio di novembre, della tredicesima e delle competenze di dicembre neanche a parlarne, così dalle due di notte di ieri mattina gli operai della Sicula Ciclat, hanno bloccato i cancelli dell’autoparco e sono scesi in sciopero ad oltranza con mogli e figli a presidiare la sede dell’azienda che ha in appalto dall’Ato la raccolta dei rifiuti solidi urbani della città e di un territorio che è tra i più vasti della Sicilia. In paese i contenitori non svuotati traboccano e vi sono seri pericoli per l’igiene. Davanti ai cancelli nella notte gli operai hanno acceso dei falò per riscaldarsi e dicono che questa volta, se non arriveranno i soldi, non leveranno il blocco. A presidiare l’edificio dell’ex macello di contrada Santa Lucia, ceduto dalla passata amministrazione comunale alla Ciclat per farne sede ed autoparco, sono arrivati Carabinieri e Polizia. Le mogli dei lavoratori hanno portato i termos con il caffé e qualcosa da mangiare, determinate a continuare la vertenza al fianco dei loro mariti. “La situazione è insostenibile per queste famiglie – spiega Dino Paternostro segretario della Camera del lavoro cittadina – vi sono mamme che non sono in condizioni di comprare il necessario per i loro figli, in qualche caso i bambini con le scarpe logore si sono rifiutati di andare a scuola. Di regali di Natale non se ne parla. Il contratto con la Ciclat andrà a scadere nell’aprile del 2008, ma la Cgil da tempo ne chiede la rescissione immediata.. Sarebbe un buon inizio d’anno se Corleone si liberasse subito della Sicula Ciclat”. Dice Giovanni Mercadante, segretario aziendale della Cgil: “siamo stati costretti a scioperare alla vigilia di Natale dello scorso anno, nei giorni antecedenti la Pasqua di quest’anno e ci troviamo qui ad aspettare ancora una volta quello che è un nostro sacrosanto diritto, il salario”. La Sicula Ciclat ha avuto concesso il servizio di igiene ambientale per affidamento diretto nel 2003, dall’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Nicolò Nicolosi. Con l’entrata in funzione dell’Ato PA2, il contratto d’appalto è stato ceduto a quest’ultimo, insieme agli automezzi e a 19 unità lavorative. Da circa 18 mesi, il contenzioso tra Comune, Ato e Ciclat ha portato a ritardi nel pagamento delle fatture ed al conseguente ritardato pagamento dei salari ai lavoratori. “Abbiamo puntualmente liquidato all’Ato proprio ieri 85 mila euro – spiega il sindaco Nino Iannazzo - comprendiamo le ragioni dei lavoratori, ai quali chiediamo comunque un atteggiamento che non penalizzi la città. Ho avuto assicurazioni che domani (oggi ndr) la ditta provvederà ad effettuare i pagamenti della tredicesima e delle spettanze del mese di novembre. Qualora non dovessero essere rispettati questi impegni saremo a fianco degli operai per far valere i loro diritti. Parallelamente, abbiamo attivato un tavolo tecnico con Ato e Ciclat per mettere fine a questa annosa vicenda”.
Cosmo Di Carlo
Giornale di Sicilia, 20.12.2007
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