lunedì 8 ottobre 2007

MAFIA: MANAGER SICILIANI SI FORMANO IN CORAGGIO E ANTIRACKET

SULL’ESEMPIO DI GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO, AGGIORNAMENTO MANAGER: DISPONIBILE PER LE AZIENDE. SISTEMA PERSONALIZZATO REALIZZATO IN SICILIA PER LA COMUNICAZIONE INTERNA E LA GESTIONE DEL PERSONALE. DOMANI IL “GURU” AMICUCCI A PALERMO AL CORSO NAZIONALE FONDIRIGENTI. INTERVENGONO ETTORE ARTIOLI E ALESSANDRA RUSSO

Palermo, 8 ottobre 2007 – Manager siciliani si formano sul coraggio aziendale e sulla resistenza a mafia e racket del pizzo seguendo l’esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Domani, al seminario conclusivo del corso Fondirigenti “Creare valore = Gestire conoscenza”, il “guru” italiano della comunicazione aziendale, Franco Amicucci dell’Università di Macerata, e l’attrice Carmen Cultrera, terranno a decine di manager siciliani originali lezioni, alternate a recitazioni e musica, su otto parole chiave per la formazione dei dirigenti.
A proposito del concetto di coraggio, si soffermeranno proprio sull’esempio dei due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992, e saranno ascoltate testimonianze sul campo di alcuni manager d’azienda. Si concluderà con la recita del poemetto “Orazione per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel giorno di San Rocco” del compianto giornalista, poeta, scrittore teatrale e regista Salvo Licata. L’idea è di Massimo Plescia, amministratore della Sdi-soluzioni d’impresa e responsabile del progetto finanziato da Fondirigenti e gestito da Confindustria Palermo, Federmanager Sicilia occidentale e Sdi.
Appuntamento domani, 9 ottobre, alle ore 9,30, a Palermo, presso Confindustria Sicilia, in via Alessandro Volta, 44. Interverranno il direttore generale di Federmanager, Giorgio Ambrogioni; il direttore generale di Fondirigenti, Pietro Fiorentino; il vicepresidente di Confindustria. Ettore Artioli; il dirigente regionale della Formazione professionale, Alessandra Russo; il docente di Marketing e Comunicazione dell’università di Catania, Emilio Giammusso; il dirigente della Mangiatorella spa, Pietro Federico; il direttore di Confindustria Palermo, Paolo Rizzuto; l’amministratore della Sdi, Massimo Plescia. La lotta alla mafia entra nel patrimonio culturale dei manager siciliani come fattore aggiuntivo di libertà d’impresa in una terra dove il pagamento del pizzo accresce il divario di competitività con gli altri mercati produttivi.
Dunque, anche i manager devono “tornare a scuola” per aggiornarsi. Per venire incontro alle loro esigenze di tempo, Confindustria, nell’ambito del corso finanziato da Fondirigenti, ha messo a punto proprio in Sicilia un particolare sistema di formazione “on demand”, disponibile su Internet, in grado di analizzare i singoli casi e di fornire soluzioni a distanza. Nell’era tecnologica l’efficienza della comunicazione interna all’azienda, affidata ai manager, è la chiave di volta per essere più competitivi, moderni e veloci sul mercato. Il sistema di Confindustria, in particolare, aiuta il manager ad impostare metodi di comunicazione con i funzionari e i capi reparto, rapidi e subito comprensibili. Semplificando le procedure si ottimizzano i tempi e i costi di produzione e si rafforza la sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Sono metodi che Confindustria Palermo, Federmanager e la società palermitana Sdi hanno messo a punto in Sicilia ponendosi a confronto con 32 dirigenti di 14 imprese che hanno partecipato al corso “Creare valore = gestire conoscenza”. Dopo teoria in aula sulla costruzione di una squadra e pratica, sul posto di lavoro, di gestione della conoscenza e delle risorse umane, l’innovativa formazione ha visto i manager impegnati in una sorta di “corso di sopravvivenza” con Paolo Viel (vice presidente Aif) in un ritiro di due giorni in un agriturismo.
E’ stata compiuta anche una rilevazione dei fabbisogni organizzativi presso 78 aziende siciliane, e gli stessi manager sono stati messi in grado di interagire fra loro all’interno di una piattaforma informatica su www.fondirigenti.soluzionidimpresa.it. Al termine del corso sono stati realizzati 12 pacchetti multimediali, le cosiddette “pillole formative”, che in modo semplice, tramite cortometraggi o cartoni animati, spiegano il da farsi di fronte a varie situazioni di gestione del personale. Il modello manageriale “made in Sicily” funziona già presso le aziende che hanno partecipato al corso ed è anche adattabile alle altre imprese che ne avvertano l’esigenza.

“Orazione per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
nel giorno di San Rocco”

di Salvo Licata


Io per me, per quello che sono,
nella mia pochezza, nella brevità di me, immondo,

io non ho brindato.
Non sono di quelli che hanno brindato,

fatte risuonare infamie e bicchieri.
Non è gran merito, ma io non ho brindato,

questo voglio dire, ci tengo sia chiaro.

Non ho brindato, né pubblicamente dissentito. Vivo, diciamo, appartato.
La vita la seguo da un buco.
La pena ha trapassato... stavolta la pena ha trapassato il buio dei cunicoli.

Il classico nodo in gola, i classici occhi sbarrati.

Né pianto, né brindato. Potevo fare quello che volevo: chi mi vedeva?

Eppure non ho brindato.
Non l'ho fatto il sabato, non la domenica

nè gli altri giorni scossi da lampi improvvisi...

improvvisi non direi proprio.
Diciamo attesi.
Ammettiamolo: temuti.
I giorni dello strazio rovente,
dentro di noi inceneriti,
ma sì, i giorni della nostra viltà.
Non ho brindato, né dimostrato.
Dirò di più: non abbiamo brindato.

Parlo a nome dei miei, non una razza a parte, tutt'altro che tribù.

Siamo milioni, siamo i più. Un po' difficile, mi pare...
Abbiamo occhi piccoli.
Punte di spillo.
Ma vista acuta.
Noi per nostra natura, andiamo cautamente,
per vie interne.
Guardiamo dal basso in alto. Guardiamo dal nostro male.
Noi viviamo appartati, dico appartati,
eppure una volta bisogna mostrarsi,
possibile bersaglio a un tiro dalle cose...

Michele Guccione

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